Capello: "Il problema di Leao è di testa. Ma appartiene alla categoria dei campioni"

Il problema di Rafael Leao è solo a livello mentale? Prova a rispondere Fabio Capello, all’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport: “Direi di sì, anche perché sulle capacità c’è poco da discutere. A me sembra che, in questa stagione, Leao abbia perso sicurezza quando va al tiro, un classico per l’attaccante che non è in fiducia. Cerca poco la porta perché pensa troppo prima di tirare e... sbaglia, come in quella azione che avrebbe potuto dare il 2-0 al Milan col Napoli. Attenzione però: certi passaggi, come quello per Hernandez, li fai solo se hai grande visione di gioco e Leao ce l’ha. In questo momento sembra quasi divertirsi di più a cercare il suggerimento per i compagni, e per il Milan può andare bene così: resta un giocatore risolutivo anche se non segna”.
Prosegue Capello ricordando un aneddoto con Marco Van Basten, uno dei centravanti più forti della storia rossonera: “Una volta, mentre Van Basten si allenava sulle punizioni, mi avvicinai e gli dissi: “Marco, hai un problema con la rincorsa”. Ci lavorammo, correggemmo, e la domenica successiva segnò su punizione. E poi Seedorf a Madrid: in allenamento è cresciuto tantissimo nelle conclusioni. Come vede parliamo di campioni, di grande talento: se la base è questa, il lavoro dà i suoi frutti. Leao appartiene a questa categoria, è un calciatore di livello internazionale”.
