Atalanta-Retegui, un addio da 65 milioni. Caccia al sostituto, ma senza fretta

Una cessione d'oro. La storia atalantina di Mateo Retegui va in archivio con 65 milioni di euro incassati dalla Dea tra parte fissa e bonus. Un'operazione che porterà nelle casse dell'Atalanta 40 milioni di plusvalenza, altro capolavoro della gestione societaria e del player trading, l'ennesimo segnale che dalle parti di Bergamo si compra bene e si vende meglio.
La ricostruzione dell'operazione
L'accelerata è arrivata nelle scorse ore, quando l'Al Qadsiah ha alzato l'offerta al giocatore passando a 20 milioni di euro netti a stagione per un totale complessivo di 80 (si parla di un quadriennale). I nerazzurri poi hanno alzato la proposta fino ad ottenere la cifra inizialmente richiesta, decisiva soprattutto la volontà del giocatore e la spinta da parte della famiglia.
Quali saranno dunque le priorità da adesso in poi? L'Atalanta valuterà se intervenire sul mercato degli attaccanti, l'obiettivo è quello di puntare su Gianluca Scamacca, reduce da due infortuni che lo hanno tenuto lontano per l'intera stagione. Nel mirino Daghim del Salisburgo, ma non sono da escludere altri colpi, con un possibile ritorno di fiamma per Pinamonti che, anni fa, era finito nel mirino degli orobici. Bisognerà comunque attendere: qualsiasi acquisto dovrà essere fatto mantenendo i principi del club e senza fretta, ragionando sul profilo ideale per il gioco di Ivan Juric.
