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Bologna, Freuler: "Chi vuole andarsene sa che sarà difficile trovare questo gruppo altrove"

Bologna, Freuler: "Chi vuole andarsene sa che sarà difficile trovare questo gruppo altrove"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 17:48Serie A
di Leonardo Nevischi

Il Bologna di Vincenzo Italiano sta proseguendo la preparazione alla stagione 2025-26 nel ritiro di Valles (Rio Pusteria), dove i rossoblù vi rimarranno fino al 26 luglio. Prima della seconda seduta di allenamento odierna (la prima si è svolta in mattinata alle ore 10), Remo Freuler è intervenuto in conferenza stampa rispondendo alle domande dei giornalisti presenti in Trentino Alto-Adige. Queste le sue dichiarazioni.

Quali sono le sue prime sensazioni sul Bologna che sta nascendo?
"Ho sensazioni positive, siamo più o meno la stessa squadra dello scorso anno alla quale abbiamo aggiunto alcuni giocatori. La prima settimana è stata molto positiva e spero di poter continuare così".

Quando rinnoverà il contratto?
"Ora siamo in ritiro e penso solo ad allenarmi, ma ho ancora un anno di contratto e non ho ancora parlato con la dirigenza".

Si sente di dire a Ndoye che giocare al Bologna è meglio rispetto a farlo al Nottingham Forest?
"Parlo spesso con Dan, ma di cose extracalcistiche. Oggi sono qui per parlare del Bologna e non di altri giocatori".

Quanto ha imparato a Bologna da Vincenzo Italiano?
"Nella vita si impara sempre. È arrivato un allenatore che non conoscevo, ma si può sempre apprendere a qualunque età. Lui mi ha insegnato molto. Fa un calcio molto offensivo, coraggioso, proiettato in avanti, senza avere paura di difendere uno vs uno contro chiunque: tutto questo mi piace molto".

Ha pensato a cosa farà una volta appesi gli scarpini al chiodo?
"Non so se farò l'allenatore, sinceramente non ho ancora pensato a cosa farò al termine della mia carriera. Ora voglio godermi questi ultimi anni come calciatore, poi valuterò cosa fare in futuro. Mi sento un pilastro per i giocatori più giovani".

Cosa ha significato per lei vincere la Coppa Italia?
"Significava tantissimo per me, perché nel calcio conta vincere i trofei ed io ho giocato più di dieci anni ad alti livelli senza riuscire a vincere nulla. Nella prima finale di Coppa Italia con l'Atalanta ho vissuto le stesse emozioni ma non siamo riusciti a vincere, rimasi molto deluso. Ho visto 30 mila bergamaschi spostarsi a Roma e poi non alzare il trofeo al cielo. Ho pregato che non accadesse la stessa cosa qui a Bologna perché non volevo un'altra delusione".

Si aspettava che questo Bologna potesse diventare come la sua Atalanta?
"Non me lo aspettavo, anche se fare paragoni è sempre complicato. Ora la cosa difficile sarà avere continuità, anche se in questi ultimi due anni ci siamo riusciti. Adesso continua la nostra crescita con l'obiettivo di arrivare sempre più in alto".

Come sta vedendo El Azzouzi qui in ritiro?
"È un giocatore forte, che dà tutto in allenamento. Ovviamente non posso decidere io chi giocherà in partita, ma lo vedo che dà sempre il massimo impegno per mettere in difficoltà il mister nelle scelte".

Cosa potete fare voi pilastri per trattenere i big di questa squadra?
"Non ne ho idea. Loro sanno che gruppo hanno qui e cosa lascerebbero, ma poi sono loro a decidere in autonomia. Noi proviamo a spiegare il nostro punto di vista o a dar loro motivazioni per rimanere, ma poi le valutazioni finali spettano a loro. Quello che hanno qui a Bologna difficilmente lo troveranno da altre parti, ma se prenderanno la scelta di andarsene significherà che avranno valutato bene tutti gli aspetti".

Con l'arrivo di Bernardeschi ed Immobile aumenta il tasso di esperienza in rosa: è positivo?
"Sì, si è aggiunta esperienza, ma è arrivato anche Vitik che è un calciatore giovane, seppur forte. Siamo molto contenti della prima settimana di allenamento ed sempre bello avere più esperienza in squadra. Ci sarà utile".

Che sfida sarà l'Europa League per il Bologna?
"È una competizione che mi è sempre piaciuta. È molto bella da giocare, mi piace perché è parecchio competitiva. La affronteremo al massimo e cercheremo di andare il più lontano possibile".

Avete parlato di obiettivi in spogliatoio?
"Non ne abbiamo parlato perché non siamo ancora al completo. Siamo ancora alla prima settimana ed è prematuro stilare obiettivi. Dove potremo arrivare dipenderà da noi e da come interpreteremo il nostro percorso. Di sicuro ora conosciamo il calcio che ci richiede mister Italiano e ci auguriamo che possa essere un vantaggio per noi per partire bene sin da subito".

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