Dai dubbi al nuovo ruolo di direttore sportivo. Buffon sempre più al centro della Nazionale
Tra tanti nuovi inizi azzurri c’è anche quello di Gianluigi Buffon che, dopo i dubbi sulla sua permanenza nelle ore successive l’eliminazione dell'Italia con la Svizzera, ha deciso che sarebbe ripartito anche lui. Ma con compiti più cogenti di quelli da semplice team manager - sottolinea oggi Tuttosport spiegando il peso dell'ex portiere all'interno della Nazionale -: un vero e proprio direttore sportivo (e peraltro ha conseguito il patentino a Coverciano) che lavorerà a stretto contatto con Spalletti sia nella gestione del gruppo, sia nei contatti con i giocatori durante le soste.
Anche nei giorni di Coverciano lo si nota molto più coinvolto con i calciatori rispetto all’estate scorsa, quando osservava con attenzione tutto quanto senza permettersi mai di intervenire o di prevaricare il proprio ruolo. Atteggiamento che non avrà nemmeno ora perché è sempre stato rispettoso dei ruoli, ma che gli permetterà di poter agire, incidere, sentirsi effettivamente parte del progetto.
E non solo con la Nazionale maggiore - conclude Tuttosport - ma con l’intero Club l’Italia che lui ha sempre considerato la sua seconda casa al pari di quella bianconera. E i due aspetti si incrociano, tanto è vero che è stato lui a premere affinché la FIFC ingaggiasse Luigi Milani, per 12 anni responsabile dell’attività di base alla Juventus. Buffon lo ha cercato per affidargli un ruolo di visione e pre-selezione dei giovani prima che arrivino all’Under 14. L’idea è piaciuta tanto a Gravina quanto a Viscidi che hanno dato l’ok.