Ferroni: "Genoa, la linea è giusta. Viola, Antognoni avrebbe giocato gratis"
Il Genoa e non solo nella chiacchierata con Armando Ferroni, che in carriera ha totalizzato più di ottanta presenze con i rossoblù. "Questo nuovo gruppo societario - dice a Tuttomercatoweb.com - vuol fare le cose alla grande e si muove anche sottotraccia per mettere a disposizione di Sheva una buona squadra per salvarsi. L'obiettivo è concentrarsi sulla possibilità di mantenere la categoria e poi ci sono certamente tanti altri programmi interessanti".
Che pensa degli acquisti messi a segno finora?
"Sono giovani bravi e si vede in questo caso la filosofia della società e del nuovo ds di andare a prendere giocatori formati per costruire un gruppo squadra su cui poter puntare anche in futuro; i pezzi forti arriveranno sicuramente a breve".
Piatek lo riprenderebbe?
"Se è lo stesso che ho visto qui, era fenomenale e con Kouame formava una coppia eccezionale. Poi Kouame dopo l'infortunio ha avuto qualche problema ma ripeto, Piatek aveva fatto benissimo e sarebbe un grosso acquisto".
La Fiorentina: da ex viola come la vede?
"Alla grande. La sto seguendo: ci sono tutte le possibilità per crescere ancora, Italiano è uno degli allenatori migliori e spero che la squadra entri in Europa; peccato per la questione Vlahovic ma fa parte del business calcistico. Se sono bravi a venderlo e prenderci soldi da reinvestire sarebbe un'ottima operazione. In ogni caso la base della Fiorentina è di livello e con un tecnico molto forte".
Chi le è piaciuto tra i viola?
"Tra gli altri dico Duncan. Lo conoscevo dai tempi del Sassuolo e l'ho sempre stimato. Vedendolo in panchina a Firenze mi chiedevo il motivo. Ma con Italiano è tornato importante e sta facendo un bel campionato. La squadra è forte e ora vedremo anche Ikonè, un bell'investimento".
Può essere una Fiorentina sempre più forte...
"Sì, dopo tanto tempo può davvero essere così. Tornando a Vlahovic, a 60 milioni lo devi vendere. Se posso tenerlo ora, lo tengo, ma se devo perderlo a zero allora fai la fine di Donnarumma. Il discorso è anche questo: ci voglio andare quest'anno in Europa oppure mi muovo già per il prossimo anno? E' un caso molto complicato, ma perdere il giocatore a zero è dura. Ormai ai calciatori importanti o gli dai 10-12 milioni o sennò vanno via. Le bandiere alla Antognoni non esistono più. Giancarlo ha rappresentato la città e avrebbe giocato gratis".











