Silas ricorda Pelè: "Emozione unica esser stato accanto a lui anche solo a parlare"

Se ne va un mito assoluto del calcio, Pelè. Paulo Silas, ex calciatore brasiliano della Samp lo ha ricordato così a Tuttomercatoweb.com: "Mi viene subito in mente che in una partita vinta dalla nostra nazionale 6-0 contro il Venezuela al Morumbi io feci una doppietta. E lui commentava per la tv brasiliana quella gara. Fu un'emozione anche quella. Noi della Nazionale quando lo vedevamo facevamo tante foto con lui".

Pelè è stato il più forte di tutti?
"E' difficile stabilire queste cose. Si parla tanto ora di Diego e di Messi: ognuno ha giocato nella sua epoca, però se pensi che Pelé ha vinto 3 volte il mondiale, ha segnato più di 1000 gol... E poi aveva tutto, faceva gol di testa, di sinistro e di destro; contro l'Italia a Messico 70 fece quel gol impressionante, salì in cielo per colpire il pallone. Ma ricordo anche come gli italiani volevano sempre il suo autografo o una foto con lui".

Per il Brasile cosa significa perdere Pelè?
"Da un anno stava soffrendo e nell'ultimo periodo le condizioni erano peggiorate. Mi resta il bel ricordo di esser stato insieme a lui. Tra l'altro un giorno suo figlio Edinho gli ha portato a casa la mia maglia dei mondiali del '90..."

In particolare cosa ricorda?
"Esser stato insieme a lui è una cosa rara. E' stata speciale l'emozione di trovarsi davanti ad un grande come lui e fermarsi a parlare. Eravamo in nazionale e lui era di una gran semplicità. Era come uno noi".