Estupinan: "Quando ho saputo del Milan è stato emozionante. Voglio restare qui a lungo"

Conferenza stampa di presentazione da neo calciatore del Milan per Pervis Estupinan che poco fa ha parlato delle sue prime impressioni dopo l'arrivo in rossonero e in vista dell'inizio ufficiale della stagione.
L'idea che ha sempre avuto del Milan, l'ha ritrovata in questi primi giorni?
"Tutti quanti, non solo in Ecuador, conoscono il Milan che è un club storico. Non ho avuto l'opportunità di confrontarmi così tanto con il Milan ma so che giocatori ci sono passati: in Ecuador ci sono tantissimi tifosi. Sono contentissimo di essere qua: ho lavorato a lungo e sodo per giocare in un club come questo".
È vicino alla miglior condizione?
"Ne stavo parlando l'altro giorno con il preparatore: ridevamo insieme perché sono arrivato a Hong Kong con il paracadute praticamente. In tutte le squadre sono stato un giocatore fisico. Cerco sempre di mantenermi in condizione durante la pausa estiva e grazie a questa mia preparazione sono arrivato in buone condizioni: mi sento bene e non vedo l'ora di giocare a San Siro e dare gioia ai tifosi".
Cosa significa per lei e la sua famiglia questo trasferimento?
"Quando abbiamo saputo che il Milan aveva manifestato interesse è stato emozionante. Con mia moglie, i figli e gli altri familiari ci siamo rallegrati. Tutte le persone della mia famiglia mi hanno aiutato e sono fondamentali a livello umano per la mia carriera. Vorrei sfruttare al massimo questa occasione, è un sogno che diventa realtà".
Il senso di responsabilità dell'eredità di Theo? Lo ha sentito?
"Sappiamo tutti che Theo è un giocatore eccellente, con un piede finissimo: qui ha lasciato il segno. Vorrei fargli i complimenti. Ora tocca a me, sono contentissimo e non vedo l'ora di occupare quella fascia. Lavorerò sodo per dimostrare a tutti di restituire al Milan la fiducia che hanno avuto in me. Non vedo l'ora di far gioire i tifosi. Cercherò di lavorare al meglio. Non vedo l'ora di vincere più titoli possibili al Milan ed è uno dei miei obiettivi. Contento di vestire il numero 2 che ha vestito un giocatore importantissimo come Cafù".
Quanto è stato importante De Zerbi?
"La prima cosa che mi ha aiutato è stata la comprensione dell'italiano: non lo parlo ma lo capisco, cercherò di impararlo. A livello calcistico, sono contentissimo di essere stato allenato da De Zerbi: un grandissimo tecnico, a me ha aiutato moltissimo. Sono state due stagioni eccellenti e le ricordo con piacere grandissimo. Gli faccio i complimenti per le sue grandissime qualità umane e tattico-tecniche. Quanto ho appreso cercherò di riproporlo".
Cosa le sta chiedendo Allegri come ruolo in campo?
"Come sapete una mia caratteristica è che difendo ma allo stesso tempo salgo e attacco: mi piace dialogare con centrocampisti e attaccanti. Al momento mi sto attenendo a quello che dice il mister. Se giochiamo a quattro posso salire e dialogare con gli attaccanti, ma posso giocare anche con la difesa a tre. Ho trovato un gruppo favoloso al Milan e siamo tutti motivati per ottenere traguardi grandi. Con una difesa a 4 spero di difendere al meglio ma anche di salire un pochino".
Allenato a Quito dall'ex rossonero Borghi: ci ha parlato?
"Non è durata tanto la nostra avventura insieme e non abbiamo parlato del Milan: per quei pochi momenti che abbiamo condiviso ho imparato tantissimo. Faceva benissimo la rabona e a noi terzini ci allenava tanto sul cross e i lanci lunghi".
Come pensa che sarà la connessione con Leao?
"Sono prontissimo, non vedo l'ora. Sappiamo tutti che piedi ha Rafa e le sue qualità tecniche: motivatissimo all'idea di giocare al suo fianco. Allo stesso tempo giocando con Rafa mi sento ancora più motivato: l'idea di aiutarlo mi galvanizza. Sin dall'inizio mi ha salutato e mi ha fatto un bellissimo sorriso, ho capito subito che possiamo fare cose buone insieme. Speriamo di poter fare male a tante squadre".
Com'è lavorare con Allegri? In cosa vorrebbe migliorare?
"Al primo impatto avuto con il mister ho pensato che è molto piacevole: scherza con i giocatori. Poi quando arriva il momento di lavorare è molto serio e vuole vincere, mi piace molto l'atteggiamento. In Premier sono cresciuto tantissimo, negli ultimi anni sono migliorato a livello di assist: cercherò anche qua di fare gol e assist. A me spetta non solo difendere ma anche salire e fare assist preziosi".
Perché il numero 2?
"Tantissimi giocatori hanno vestito questo numero. Il motivo per cui l'ho scelta è stato perché ho sentito delle parole molto belle e motivanti di Cafù sul mio conto: ho deciso di rendergli omaggio così".
De Zerbi l'ha definita uno dei migliori al mondo se fossi migliorato come controllo: cosa crede di dover migliorare?
"Ho giocato per due stagioni con De Zerbi. La Premier è un campionato molto intenso e diverso dal campionato spagnolo da cui provenivo. In Inghilterra c'è da correre tanto e il pallone si muove tanto. De Zerbi ha notato che dovevo migliorare nella tecnica del passaggio: ho fatto tanti esercizi con lui e sono migliorato. Al Milan cercherò di migliorare, si può sempre".
Che gruppo ha trovato?
"Mi sento molto bene. Da quando sono atterrato tutti i miei compagni mi hanno dato il benvenuto più caloroso che potessi desiderare. Sento lo spirito dei miei compagni che vogliono raggiungere grandi traguardi. Abbiamo tutti voglia di lottare e già da domenica speriamo di cominciare con il piede giusto. Stiamo lavorando sodo e l'obiettivo è quello di iniziare nel miglior modo possibile. Il mister ci sta chiedendo molto e vuole far sì che la nostra mentalità vincitrice si svegli e faccia il bene del Milan".
Obiettivo?
"Rimanere in questo club per tanto tempo, ho lavorato sodo per approdare in un grande club: voglio scrivere la storia e cercherò di contribuire con i miei assist e gol. Sono molto contento di tutto questo, felicissimo di essere qua e vivere in una bellissima città: in centro c'è una bella atmosfera ed è bello vedere i tifosi con la maglietta del Milan. Sarà una bella sfida e cercherò di mettere tutto in pratica".
Qual è l'obiettivo per la stagione?
"In ogni partita voglio rendere i tifosi contenti e soddisfatti. Abbiamo tre competizioni e l'obiettivo è vincere tutte e tre. Arrivo in un grande club e voglio vincere titoli. Ho tanti sogni nel cassetto e so che se facciamo un buon lavoro possiamo farcela".
Lei è il primo ecuadoriano del Milan.
"Sì, ho ricevuto tantissimi messaggi da ecuadoriani che tifano Milan. Ora tutti dicono che sono milanisti dal loro primo vagito. Già molti ecuadoriani che sono qua a Milano mi dicono che verranno allo stadio per tifarmi. Mi da tanto orgoglio, un passo in più per fare la storia e dare continuità alla mia storia. Io sono felicissimo, la mia famiglia è felicissima, tutti in Ecuador sono felicissimi e spero che compreranno la mia maglietta con il numero 2".
