Fiorentina in crisi ma la linea azzurra dà i suoi frutti. Tre viola convocati: non accadeva dal 2018

L’Italia chiamò e per la Fiorentina, nonostante lo sprofondo viola vissuto in questo primo mese e mezzo di stagione, la pausa di nazionale può anche essere un piccolo motivo d’orgoglio visti i frutti che sta dando la linea azzurra intrapresa dalla società. Moise Kean, Hans Nicolussi Caviglia e Roberto Piccoli, chiamato dal ct Gattuso in extremis a causa del forfait per infortunio del laziale Zaccagni, saranno tre i gigliati a vestire di azzurro per le gare contro Estonia e Israele valide per la gara di qualificazione ai prossimi Mondiali: era dal settembre del 2018 che la Fiorentina non forniva un contributo così ampio. In quell’occasione l’allora ct Roberto Mancini chiamò Cristiano Biraghi, Marco Genassi e Federico Chiesa per affrontare Portogallo e Polonia nelle gare di Nations League.
A questi vanno però aggiunti anche Tommaso Martinelli, Niccolò Fortini e Cher Ndour, aggregati all’Under 21 di Silvio Baldini per le sfide contro Svezia e Armenia. Nessuna squadra di Serie A ha messo a disposizione di Azzurri e Azzurrini più calciatori in questa pausa: un piccolo traguardo di cui fregiarsi in un periodo di magra.
Per quanto riguarda le nazionali estere, il più anziano della squadra, Edin Dzeko, ed il più giovane, Eman Kospo, sono stati aggregati entrambi alla Bosnia Erzegovina. Scenderanno in campo questa sera sul campo del Cipro e il 12 in un’amichevole contro Malta. Sempre stasera in campo anche la Croazia di Marin Pongracic per affrontare in trasferta la Repubblica Ceca, mentre domenica sarà la volta della sfida a Gibilterra. L’ultimo dei dieci convocati che fanno parte della rosa di Stefano Pioli è Albert Gudmundsson, che proverà a ritrovarsi nel freddo della sua Islanda dopo essere finito nell’occhio della critica per le prestazioni finora offerte. Il numero 10 viola sarà impegnato domani, venerdì 10 ottobre, contro l’Ucraina e lunedì 13 ottobre contro la Francia.
