Fortini sul ritiro con la Fiorentina: "Ringrazio Palladino, con lui devi andare sempre forte"
Niccolò Fortini, esterno dell'Italia Under 17 e della Juve Stabia, squadra dove si è trasferito in prestito quest'estate dalla Fiorentina, ha rilasciato un'intervista a Cronache di Spogliatoio, parlando di Riccardo Calafiori, uno dei suoi punti di riferimento: "È già un modello da seguire per noi giovani. La sua storia parla da sola: poteva smettere, invece è diventato più forte".
Che rapporto ha con la Nazionale?
"Sono nato pochi mesi prima del Mondiale 2006, quindi il mio 2006 è l'Europeo del 2021. Che estate indimenticabile: ho visto tutte le partite con i miei amici".
Si sente pronto per la Serie B?
"Sono il terzo 2006 a giocarci, ho stimoli altissimi. Negli ultimi giorni di mercato sono andato alla Juve Stabia in prestito, una piazza incredibile. Nell'ultima trasferta a Frosinone c'erano 2.500 tifosi. Gli ultimi tre mesi sono stati incredibili: ero in ritiro con la Fiorentina, poi il prestito per giocare tra i professionisti e ora la chiamata dell'Under 19... Palladino mi ha portato anche in tournée in Inghilterra, mi ha messo titolare in due partite, facendomi entrare in quasi tutte le amichevoli. Lo ringrazio, è un allenatore con cui devi sempre andare forte".
Che tecnico è?
"Uno con cui devi stare sempre sul pezzo. Ho avuto Biraghi e Brekalo, ma soprattutto Mandragora che mi hanno aiutato molto. Mi trovavo bene con gli argentini, tralasciando ovviamente i più giovani. Durante il Covid non è stato facile per la mia generazione. Ci allenavamo poco, giocavamo ancora meno, abbiamo perso la forma fisica, facevamo sedute in videochiamata".
Chi è il suo idolo?
"Hazard, ma un giocatore che studio e a cui mi ispiro è Reece James del Chelsea. Poi appunto c'è Calafiori: è riuscito a riguadagnarsi tutto con fame e cattiveria".