Inter, Diouf c'è. Come cambia il centrocampo di Chivu con il nuovo acquisto

Andy Diouf c’è. Il centrocampista francese è atterrato pochi minuti fa a Milano e nelle prossime ore si sottoporrà alle visite mediche di rito prima di diventare un nuovo giocatore dell’Inter. Operazione da 25 milioni di euro, bonus compresi.
Uno esce, l’altro entra. Porte girevoli nella mediana nerazzurra: ieri è stato il turno di Kristjan Asllani, nuovo regista del Torino. Il cambio con Diouf è in linea con le richieste di Cristian Chivu, intenzionato ad avere un giocatore più muscolare in quella posizione di campo. E l’affare Diouf in generale dice molte cose sul mercato interista, giocato su delicati equilibri (e su operazioni, escluso Bonny, tutte con l’estero).
Come cambia il centrocampo. A oggi, Diouf è il settimo nel reparto a disposizione di Chivu. La certezza è Barella, la novità il croato Sucic. Poi ci sono Calhanoglu, Mkhitaryan, Zielinski e Frattesi. Partiamo dalla fine: l’ex Sassuolo, con ottime probabilità, sarà considerato sempre più nelle rotazioni sulla trequarti. Chivu partirà dal 3-5-2, ma virerà al 3-4-2-1, prima o poi in pianta stabile, con Frattesi nella batteria dei giocatori alle spalle della punta. Un ruolo che potrebbe ricoprire anche Mkhitaryan, tornando all’antico. La posizione di Zielinski è in bilico, a prescindere dalla questione numerica (sette centrocampisti per tre ruoli sono tanti, per due troppi): potrebbe partire, anche se non sarà messo alla porta. Quanto a Calhanoglu (su cui pende sempre la spada di Damocle di un ritorno di fiamma dalla Turchia, a oggi comunque non concreto), finché il modulo prevederà un regista, il suo spazio lo avrà. Con la mediana a due, inevitabilmente, potrebbe soffrire la concorrenza di giocatori più adatti proprio come Diouf, ma anche Barella e Sucic sembrano destinati a partirgli davanti in questo schieramento.
