Inter sfortunata e punita dal VAR: il Liverpool sbanca il Meazza, risultato finale di 0-1
Il Liverpool espugna il campo dell'Inter, al Meazza finisce 0-1 ed è la seconda sconfitta di fila in Champions League per i nerazzurri.
Due infortunati per Chivu in mezz'ora - Al Meazza c'è l'atmosfera da big match, nonostante le assenze illustri tra gli inglesi (Salah, ma anche Chiesa) l'attesa è quella da serata storica. Chivu recupera Akanji e lo lancia da titolare, così come Luis Henrique a destra. Il Liverpool parte meglio nella copertura del campo, anche se il primo quarto d'ora è nel segno dei timori per le condizioni di Calhanoglu, sostituito subito in avvio per un guaio all'inguine e rimpiazzato da Zielinski. Al 17' i Reds arrivano due volte in pochi secondi a impegnare Sommer dalla distanza con Jones prima e Gravenberch poi: si fa trovare pronto il portiere svizzero. L'Inter prova allora ad abbassare i ritmi col palleggio, ma a lungo fatica ad arrivare nei pressi della porta di Alisson. Nelle difficoltà di manovra, arriva un'altra doccia fredda per Chivu, costretto a spendere la seconda sostituzione, anch'essa forzata, già alla mezz'ora. Subito dopo arriverebbe anche lo 0-1 firmato da Konate sugli sviluppi di calcio d'angolo, ma l'arbitro Zwayer annulla dopo una lunghissima revisione VAR, per un tocco di mano di Ekitike nell'azione. Dopo 37 minuti di difficoltà, il sussulto dell'Inter, caricata da una discesa personale dell'ultimo entrato Bisseck. Al 40' è Barella a farsi vedere, con una punizione che fa la barba alla traversa, poi Zielinski è invece molto meno preciso. Alisson si sporca i guantoni nel recupero: semplice la risposta su Zielinski, meno quella sul colpo di testa di Lautaro Martinez. L'Inter chiude in crescita il primo tempo, costringendo il Liverpool ad un atteggiamento decisamente più difensivo. Dopo ben 7' di recupero, squadre al riposo sullo 0-0.
Sembra un pari, ma Inter condannata all'85' - Pur senza gol, il primo tempo è stato denso di avvenimenti. E il secondo inizia con gli stessi ventidue protagonisti che si erano fermati per l'intervallo, oltre che con un ritmo generale decisamente inferiore, fisiologico e comprensibile. Si arriva quindi all'ora di gioco senza sussulti enormi, da sottolineare ci sono giusto una parata di Sommer su tiro dalla distanza provato da Ekitike e il primo tentativo verso la porta di un Thuram troppo a lungo spento, la cui conclusione si perde larga di poco. Nessuna delle due squadre evidenzia una capacità netta di schiacciare l'altra, e l'incontro procede di fatto a folate fino a metà della seconda frazione di gioco. Si procede quindi a ritmo moderato, con Slot che opera le prime sostituzioni solo a venti minuti dal recupero. E all'80' ecco la palla che potrebbe sbloccare il match, proprio sui piedi di uno dei subentrati: il terzino offensivo Bradley, però, sbatte su un Sommer sempre presente. Cinque minuti più tardi il gioco si ferma per un nuovo check VAR: Bastoni trattiene Wirtz, la maglia è leggermente strattonata per quanto la caduta appaia eccessiva. L'arbitro Zwayer viene chiamato alla revisione a schermo dal campo e decide di assegnare il tiro dal dischetto. Dagli undici metri si presenta Szoboszlai, che incrocia forte con il destro e non lascia scampo a Sommer. L'Inter accusa il colpo, prova ad abbozzare una reazione ma manca di ordine e idee: nei 6 minuti di recupero non succede niente di che e per Chivu ecco la seconda sconfitta consecutiva in Champions League. Un altro big match che sfugge di mano sul più bello ai nerazzurri.











