Inzaghi: "Il rigore c'era e non andava ripetuto. Io all'andata espulso per il lancio della giacca"

Le parole di Simone Inzaghi, tecnico dell'Inter, ai microfoni di DAZN dopo il successo allo Stadium contro la Juventus. "Era una tappa fondamentale, stiamo rincorrendo il Milan e Napoli e volevamo rimanere lì. Pressione è poca, sono più avanti di quello che pensassi. E' normale che c'è un po' di pressione all'Inter, abbiamo avuto fuori dei giocatori importanti e ancora è lunghissima. Diranno che la favorita è ancora l'Inter, però ricordo quello che si diceva all'inizio e non vinceva qui allo Stadium da undici anni".
Marotta ha detto che il suo futuro non sarebbe stato legato al risultato di questa partita.
"Ho un contratto di due anni che la società mi ha chiesto di prolungarlo, ho detto di aspettare perché i contratti valgono ciò che valgono. Sette mesi sono stati offuscati da tre pareggi, sento la fiducia della società, dei calciatori, della curva e sono contentissimo di quello che è stato fatto. E' venuta fuori qualche critica ma siamo nel calcio da trent'anni e possiamo capirle".
C'era il calcio di rigore?
"Si c'era, era già gol sulla ribattuta perché non c'era niente su Calhanoglu. Ho lanciato la casacca e sono stato espulso prendendomi un pareggio".
Sorpreso della formazione spregiudicata della Juventus?
"Nel primo tempo ricordo la traversa con un fallo netto su Handanovic, nel secondo poi solo il palo di Zakaria. I miei hanno concesso poco".
