Juventus, Zhegrova non si ferma: obiettivo Inter nel mirino

Da ieri i cancelli del centro sportivo della Juventus sono chiusi, visto che Igor Tudor ha concesso ben 4 giorni di riposo ai suoi giocatori. La ripresa è fissata per lunedì 8 settembre, quando comunque mancherà ancora gran parte dei nazionali. Nel corso della prossima settimana torneranno i nazionali a scaglioni. Perciò solo da giovedì il gruppo sarà al completo e Igor Tudor potrà iniziare a mettere nel mirino la gara contro l’Inter, che aprirà per la Juventus un periodo ricco di molti impegni. Infatti, dal 13 settembre alla pausa di ottobre i bianconeri giocheranno 4 gare di campionato e 2 di Champions League. Perciò Tudor dovrà ruotare gran parte della rosa per avere tutti al meglio.
Il piano per Zhegrova.
Edon Zhegrova è rimasto a Torino durante questa pausa per poter rimettersi al meglio. Il kosovaro è fermo dal 14 dicembre 2024 a causa della pubalgia. Zhegrova ha scelto di fermarsi per più tempo proprio per rimettersi al meglio. Il giocatore ha ripreso ad agosto la preparazione con il Lille, ma non ha giocato nessuna delle sfide di Ligue 1 disputate questa estate. Perciò Zhegrova ha sfruttato questi giorni per lavorare agli ordini di Tudor. Adesso, però, dovrà ritrovare la forma fisica e il suo inserimento sarà graduale. Zhegrova sarà convocato per il match contro l’Inter e potrebbe entrare a gara in corso. Discorso diverso per Loïs Openda, che è in nazionale e rientrerà all’inizio della prossima settimana. Poi il belga conoscerà i nuovi compagni e Igor Tudor e metterà nel mirino la sfida contro l’Inter. Openda è reduce dalla preparazione con il Lipsia, perciò è in forma e non avrà problemi di inserimento. Anche se la sensazione è che contro l’Inter tra i titolari si vedranno Conceição e Yildiz. Dopodiché, in vista della sfida contro i nerazzurri, in casa Juventus ci sarà un grande dubbio su chi sarà punta centrale. Vlahovic è reduce dalla rete decisiva contro il Genoa, mentre David non ha segnato. Perciò il ballottaggio tra i due potrebbe protrarsi fino al fischio d’inizio del match contro l’Inter.
Il metodo Comolli.
Damien Comolli è arrivato alla Juventus a inizio giugno e fin da subito si è imposto con un piglio sicuro, dimostrando di essersi calato nel migliore dei modi nel mondo bianconero. Il direttore generale juventino ha inserito la figura di François Modesto come direttore tecnico e ha rimandato l’arrivo di un direttore sportivo che potrebbe arrivare in autunno. Perciò il mercato estivo lo ha fatto Comolli in prima persona, dettando delle regole ben chiare e precise. Questo modus operandi probabilmente verrà trasmesso anche al nuovo ds. Infatti, la Juventus ha dimostrato di aver tracciato una linea chiara ed è lei a dettare le regole nelle trattative di mercato, altrimenti non se ne farà nulla. Il caso più emblematico è stato quello di Weah. L’americano voleva andare al Marsiglia, ma l’offerta arrivata per lui non era ritenuta soddisfacente dal club bianconero. Finché i francesi non hanno accontentato la Juventus, l’affare non si è chiuso. Questo principio è valso per le operazioni in entrata ma anche per quelle in uscita. Infatti, Comolli per diversi mesi ha trattato con il Paris Saint-Germain per Randal Kolo Muani, ma l’affare non è mai arrivato nella direzione che voleva la Juventus. Per questo motivo, nell’ultimo giorno di mercato, il direttore generale juventino ha virato su Openda. L’operazione per il belga probabilmente era stata impostata già tempo prima, ma Comolli l’ha chiusa solo quando ha capito di non poter ottenere le condizioni che voleva per Kolo Muani. Dunque, il nuovo corso della Juventus ha le idee chiare e soprattutto vuole imporre le sue regole per tutelare i suoi interessi, perciò da ora in avanti per molti club non sarà facile trattare con la Vecchia Signora.
