L'Atalanta riflette su Juric: Palladino in pole, poi più Mancini che Thiago Motta. Il punto
Ore di riflessione, in casa Atalanta, sul futuro di Ivan Juric. Il 3-0 incassato a Bergamo dal Sassuolo potrebbe chiudere anzitempo l’avventura sulla panchina nerazzurra del etnico croato, anche se al momento nessuna decisione è stata ancora presa e bisognerà con ottime probabilità aspettare domani. La notte, si sa, porta consiglio.
Il primo candidato in caso di ribaltone è Raffaele Palladino, il cui staff in questo campionato è stato peraltro segnalato sulle tribune della New Balance Arena. L’ex attaccante, che al Genoa è stato allenato da Gasperini proprio come Juric, è libero dopo l’addio alla Fiorentina e sembra nettamente avanti - anche per il peso dell’accordo ancora in essere con la Juventus - a Thiago Motta, altro ex rossoblù che in estate era stato nelle idee della Dea. Palladino, peraltro, era già stato sondato e contattato dalla famiglia Percassi prima di puntare su Juric.
Tra i due, un’alternativa con ben altro curriculum, che romperebbe la scuola gasperiniana. Si tratta, secondo quanto raccolto, di Roberto Mancini, che ha rifiutato alcune offerte arabe e negli ultimi giorni è stato accostato anche alla Fiorentina. Il Mancio, peraltro, è stato avvistato a Marsiglia di recente per seguire la partita tra OM e Atalanta, e sarebbe indietro rispetto a Palladino, ma più avanti di Thiago nelle preferenze della dirigenza atalantina.











