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L'Udinese fa tutto nel recupero: Molina e Pussetto stendono il Torino alla Dacia Arena

L'Udinese fa tutto nel recupero: Molina e Pussetto stendono il Torino alla Dacia ArenaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 6 febbraio 2022, 19:54Serie A
di Luca Chiarini

In Udinese-Torino succede tutto nei secondi finali: dopo l'equilibrio sostanziale nei novanta minuti, i friulani hanno avuto la meglio grazie alle reti di Molina e Pussetto, siglate entrambe nei minuti di recupero. Doccia gelida per i granata, può far festa la squadra di Cioffi.

Le scelte dei due allenatori
Il giudice sportivo ha privato democraticamente le due squadre di due elementi di grande rilievo: Deulofeu da un lato, Bremer dall'altro. Nell'Udinese Success e Beto hanno il compito di non far rimpiangere lo spagnolo, in casa granata è invece Buongiorno il sostituto designato del brasiliano. L'altra assenza di peso è quella di Juric, anche lui squalificato: sulla panchina del Toro, per una sera, siede il suo vice Matteo Paro.

Primo tempo avaro di emozioni
C'è un filo conduttore che unisce le due squadre: grande fisicità, ordine tattico, produzione offensiva non propriamente trascendentale. E dunque non sorprende che la prima metà della gara scorra via con una sequela di duelli tra i mediani corpulenti delle due formazioni, con rarissimi intermezzi di blitz offensivi da parte delle due formazioni. Il dato che racchiude al meglio il film dei primi quarantacinque minuti è quello relativo ai tiri in porta: zero, sia sul fronte friulano che su quello granata.

Buongiorno cerca l'ammonizione, Rapuano non gliela concede
Servirebbe una scossa a entrambe, che però tarda ad arrivare. Dalla sua postazione Juric comanda l'ingresso di Pobega, che prende il posto di Buongiorno. Qui il centrale mette in scena un siparietto quantomeno evitabile: prima dell'approdo in panchina si toglie la maglietta, non mancando di farlo notare a Rapuano. L'intenzione è lapalissiana: farsi ammonire, e di conseguenza squalificare (è diffidato), per saltare il match con il Venezia ed esserci nel derby. L'arbitro ha il merito di derogare con buon senso al regolamento, evitando di estrarre cartellini.

Occasione per Beto, poi l'Udinese reclama un rigore
La partita prende un po' di colore. Silvestri si oppone a un sinistro centrale di Singo, Beto sbatte su un bel riflesso di Milinkovic dopo una progressione delle sue: il guardalinee segnala un fuorigioco che non pare esserci, in caso di gol sarebbe intervenuto il VAR. Di lì a poco Soppy cade nell'area granata dopo un tamponamento di Pobega. Il contatto, seppur leggero, c'è, ed è per questo che il giallo per simulazione appare eccessivo, anche al netto dell'assenza di estremi per fischiare il penalty.

Finale folle: a segno due subentrati
I nervi si tendono, Rapuano cerca di raffreddare i bollori con una pioggia di ammonizioni: nel giro di una decina di minuti finiscono sulla lista dei cattivi ben cinque giocatori. Success cede ai crampi, e lascia il campo a Pussetto. Pochi minuti più tardi la medesima sorte tocca a Soppy, rilevato da Molina, preservato dall'inizio per via del jet-lag. Ed è proprio l'argentino l'eroe di serata: Mandragora interviene in maniera scomposta su Jajalo e rimedia il secondo giallo della sua serata. La punizione che ne consegue è trasformata magistralmente da Nahuel, che sorprende un Milinkovic non impeccabile nella circostanza. Crollano le certezze del Torino, e con esse quelle del serbo, che stende in area il neo-entrato Pussetto: è proprio il ventitré a farsi carico del rigore e a trasformarlo. Il più energico dei colpi di coda che tramortisce i granata e manda in orbita i friulani.

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