La fiducia a oltranza non sempre paga. Empoli in B con D'Aversa, Hellas salvo con Zanetti

Come due facce della stessa medaglia, ma diametralmente all'opposto, nella serata di ieri Hellas Verona ed Empoli hanno imparato ciascuno sulla propria pelle che non esiste una direzione univoca nelle cose di calcio, men che meno all'interno del ventaglio di scelte che una dirigenza può prendere. Sia i gialloblù che gli azzurri hanno sempre confermato il loro allenatore nei mesi scorsi, anche nei momenti di maggiore difficoltà.
Lo ha fatto l'Hellas Verona, che a cavallo tra gli anni solari 2024 e 2025 ha pensato più di una volta di cambiare guida tecnica, ma alla fine ha puntato fino in fondo su Paolo Zanetti, anche per via di ripetuti e convincenti colloqui con l'uomo mercato Sogliano, il quale ha ricevuto tra l'altro il ringraziamento del suo allenatore ieri sera. E la mossa dei gialloblù, con il senno del poi, è stata azzeccata e ha portato al raggiungimento dell'obiettivo, la salvezza.
Lo stesso non si può dire di quanto successo all'Empoli. Anche Corsi e il suo ds Gemmi hanno confermato a oltranza Roberto D'Aversa, nonostante una parte della pur calma piazza toscana ne chiedesse l'esonero. Nonostante settimane e mesi di stenti e di cammino alternato, l'Empoli ha sempre puntato su una sola guida, ma alla fine non si è visto ricompensato dalla scelta.
