La Juve e l'incontro (voluto dal club) con Mendes per Ronaldo: no alla cessione a zero

Nessuna nuova, buona nuova? Dipende dai punti di vista, ma l'incontro fra Jorge Mendes e la Juventus, avente a oggetto il futuro di Cristiano Ronaldo, non ha portato novità. Il topolino, per ora, non ha partorito la montagna, anche perché era stata quest'ultima, intesa come Juventus, a convocare il super agente portoghese. Un segnale chiaro, dopo i recenti malumori malcelati, l'assenza dal primo minuto con l'Udinese e da ultimo il forfait in allenamento di ieri per un colpo al braccio che in altri momenti sarebbe passato inosservato. A prescindere dai toni del confronto, il panorama è chiaro ed è in fin dei conti lo stesso che precedeva l'incontro: la Juventus ha tenuto la barra dritta, ribadendo quel che già si sapeva.

Cioè che non libererà Cristiano Ronaldo a zero: al di là dell'aspetto tattico e della sua importanza per la squadra, troppo pesante l'effetto economico negativo che un'operazione del genere porterebbe, tale da non far ingolosire neanche di fronte alla prospettiva di un maxi-risparmio come sarebbe quello sull'ingaggio. Una risposta che, pur in assenza di una vera e propria offerta, non pare collimare coi piani del Manchester City, pronto a garantire l'ingaggio di Ronaldo ma non i quasi 30 milioni di euro che servono alla Vecchia Signora. Aspettando l'eventuale irrompere sulla scena del PSG, ma soprattutto il gong del calciomercato che si avvicina: più tempo passa, più la cessione di Ronaldo (rispetto alla quale non c'è chiusura a priori) diventa complicata, altro aspetto da tenere in considerazione.