Le possibili avversarie dell’Italia: l'Irlanda del giallorosso Ferguson. E di un dentista
Sulla strada dell’Italia verso i Mondiali del 2026 ci potrebbe essere il verde dell’Irlanda, una delle nazionali che l’Italia potrebbe pescare come avversaria nell’eventuale finale dei playoff (il sorteggio è in programma domani). La selezione di Dublino, nel percorso di qualificazione europeo, si è inevitabilmente arresa al Portogallo, chiudendo il gruppo F al secondo posto con solo tre punti di ritardo dai lusitani. L’ultima partecipazione ai Mondiali risale al 2002, gli ottavi di finale persi con la Spagna.
Valore di mercato secondo Transfermarkt: 187,25 milioni di euro.
La stella è Nathan Collins. Una delle colonne irlandesi del Brentford, insieme al portiere Kelleher. Difensore centrale, classe 2001, è arrivato per 27 milioni dal Wolverhampton. Piace, da tempo, al Liverpool.
Il talento è Evan Ferguson. Proprio lui, il centravanti classe 2004 che nella Roma di Gian Piero Gasperini fatica a segnare. Sette gol in ventiquattro apparizioni con la propria nazionale, anche se il miglior marcatore (5 reti contro 3) delle qualificazioni è il suo compagno d’attacco Troy Parrott.
Il ct è Heimir Hallgrímsson. Direttamente dall’Islanda, con una storia personale da giramondo. Dopo aver giocato - faceva il difensore - solo in patria, da tecnico ha guidato (dopo gli esordi al Vestmannæyja, sia maschile sia femminile) prima la sua nazionale (portandola ai Mondiali) e poi l’Al-Arabi, per approdare alla guida della Giamaica, con cui ha chiuso al terzo posto nella Nations League centro-nordamericana. Nel mezzo, ha mantenuto viva la sua seconda professione, per quanto possibile: fa il dentista.
La formazione tipo (3-4-2-1): Kelleher; O’Brien, Collins, O’Shea; Coleman, Cullen, Molumby, Manning; Azaz, Ogbene; Ferguson/Parrott.













