Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

LIVE TMW - Benevento, rabbia Inzaghi: "Finita male, mi sono sentito solo. C'è amarezza, vado via"

LIVE TMW - Benevento, rabbia Inzaghi: "Finita male, mi sono sentito solo. C'è amarezza, vado via"TUTTO mercato WEB
Filippo Inzaghi
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 23 maggio 2021, 23:09Serie A
di Luca Esposito

Inizierà a breve l'intervista di Filippo Inzaghi, pronto a commentare ai microfoni di OttoChannel il pareggio di Torino e la retrocessione in B del suo Benevento. Potrete seguire la diretta testuale qui su TMW, per restare aggiornati basterà premere f5.

Come commenta questo epilogo?
"Nelle vittorie c'eravamo tutti, nelle sconfitte mi sono trovato da solo. Addirittura hanno fatto un comunicato in cui mi accusavano per non aver visto gli ultimi 5 minuti della gara col Crotone. Non accetto che si dica una menzogna, bisogna saper crescere anche dopo una sconfitta. Sono molto amareggiato, io e il mio staff abbiamo lavorato 10 ore al giorno e sono dispiaciuto".

E' un addio?
"Sì. Anche stasera non ho potuto far giocare Gori e...mi dispiace! Io mi prendo le mie responsabilità e vado via a testa altissima lasciando un gruppo straordinario, mi auguro di ritrovare il Benevento dove merita e, con questa proprietà, ci sono tutti i presupposti per risalire. Ma non credo di essere l'unico ad avere delle responsabilità. Abbiamo fatto la serie A a testa altissima, dopo aver stravinto il torneo di B che è sempre complicatissimo. Ma si sottovalutano troppe cose, così non si cresce".

Quando è iniziata la paura della retrocessione?
"Avremo modo per analizzare tutto. Io ho cercato di trasmettere fiducia e di tenere tutti con i piedi per terra quando si parlava addirittura di Europa League. Eravamo ad un passo dalla salvezza, ce la giocavamo col Torino che ha il centravanti della Nazionale. Se non ci credevo non sarei rimasto, potevo andar via come allenatore dei record e firmare per qualunque altro club. Un allenatore nelle vittorie è con tutti e nelle sconfitte è da solo, il calcio è questo: sono dispiaciuto, ho dato tutti ma la testa è altissima. Mi amareggia che ricorderanno soltanto l'epilogo, ma non è detto che un giorno non tornerò: la gente sa la verità, nei miei confronti sono stati stratosferici e quasi mi vergognavo per non aver ripagato l'affetto del pubblico".

Il nervosismo degli ultimi mesi è ricollegabile all'addio di un leader come Maggio?
"Non c'entra nulla. Cristian voleva giocare e qui nessuno garantisce nulla. Il nervosismo c'è in tutte le squadre, ma qui viene amplificato tutto. Qualche volta, nella mia carriera, ricordo che ci siamo picchiati ma nei posti veri e giusti non esce fuori nulla. Qui si sa tutto, ovunque. I ragazzi ci tenevano, altrimenti non si sarebbero arrabbiati. Preferivate un gruppo che se ne sbatteva? Ammetto i miei errori, ma occorrono valutazioni oneste. Da qui si ripatirà, purtroppo da una retrocessione, ma ci si poteva lasciare meglio. Sono uscite cose ingiuste, non vere. E fa male. Forse sono indirizzate, se si soffermano sull'episodio col Crotone vuol dire che non vogliono crescere. Sarei morto se avessi visto il gol di Simy, dopo tutto quello che ho avuto dalla vita ho dimostrato un legame fortissimo con la maglia giallorossa. Non mi sono preso meriti per i record, oggi mi attribuiscono demeriti. Se ci sarà onestà crescerà tutto l'ambiente".

Vuole lanciare un messaggio alla tifoseria?
"Porterò Benevento e i beneventani nel cuore, compresa la società che mi ha dato una grande opportunità. C'è rammarico per questo finale, ovviamente, ma era il secondo anno di A e abbiamo fatto parlare l'intera Europa. Camminavamo per Torino e c'era gente dispiaciuta per la nostra retrocessione. Abbiamo dato tutto, è chiaro che abbiamo trovato difficoltà perchè abbiamo combattuto con Torino e Cagliari che erano d'altro livello. E' vero che col Crotone non dobbiamo prendere gol, ma se col Cagliari non ci fossero stati determinati episodi...".

Ma a chi si riferisce quando parla di altre responsabilità? Al mercato di gennaio?
"Sapevamo che c'erano delle problematiche, la società ha inseguito un grande attaccante. Avevamo bisogno, Di Serio è un ragazzo straordinario che ha fatto 15 partite ma è giovane. Iago Falque e Moncini non li abbiamo mai avuti, Lasagna ha preferito Verona e non ci dobbiamo nascondere. Ora tornare indietro serve a poco, non è che se mi soffermo sul difensore centrale possiamo cambiare la classifica. Ribadisco: anche nelle sconfitte bisognava stare tutti insieme. Mi dispiace per la retrocessione, ma da questa esperienza tutti siamo cresciuti. Meritavamo di giocarci questa gara, la mia carriera insegna che un anno storto può far da preludio ad una grande crescita".

Ore 23:23 - Finisce la conferenza di Inzaghi

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile