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Monaco è la Cardiff dell’Inter: Marotta non butta Inzaghi dalla torre, ma ora è difficile andare avanti

Monaco è la Cardiff dell’Inter: Marotta non butta Inzaghi dalla torre, ma ora è difficile andare avantiTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
sabato 31 maggio 2025, 23:43Serie A
di Ivan Cardia

Istanbul sta a Berlino come Monaco sta a Cardiff. È la proporzione più brutta per l’Inter, in comune ha Beppe Marotta che recrimina per la quarta finale di Champions League persa nella sua scintillante carriera. Le analogie tra le due finali della Juventus e le due finali nerazzurre c’erano, al netto dell’avversario, e sono state confermate, persino rese più pesanti, dallo storico 5-0 rifilato dal PSG alla squadra di Simone Inzaghi.

La prima da outsider, ma giocata quasi alla pari. La seconda, se non da favorita, da formazione accreditata per la finale, e finita in debacle. Eccole qui, Istanbul e Berlino, Monaco e Cardiff. Per completare il quadro - gli animi non sembrano quelli, ma chissà - ci sarebbe da essere una pulce e infilarsi nello spogliatoio dell’Inter, capire quali e quanti stracci possano volare. L’altro tratto in comune è che sono risultati da titoli di coda, che chiudono un ciclo.

A Torino, anche se nessuno se n’è accorto subito, il 4-1 dal Real Madrid aveva iniziato la fine dell’era di Massimiliano Allegri. Nella Milano nerazzurra, può essere altrettanto per Simone Inzaghi. Che, non chiudendo alle voci arabe, è stato il primo a mettere in discussione il proprio futuro. Sarà tema di discussione nei prossimi giorni. Lo stesso Marotta, per ora, non lo ha buttato dalla torre: “Non è una serata a cambiare le valutazioni su Inzaghi”. I grandi dirigenti fanno così. Però, se l’ottimismo regnava sovrano fino a pochi minuti prima dal fischio d’inizio, e la convinzione reciproca era che ci si sarebbe venuti incontro, ora sarà più complicato andare avanti: il tecnico, che aveva delle richieste molto chiare, avrà molta meno forza contrattuale per portarle avanti, dopo una partita del genere, dopo cambi così poco convincenti. E, di conseguenza, l’accordo si potrebbe allontanare. È una serata, si diceva in apertura, che può segnare la fine di un ciclo.

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