Napoli, lo strappo tra Conte e la squadra: tutti sotto accusa, dai senatori ai nuovi arrivati
"Dobbiamo riflettere sul fatto che quando si perde non è un caso: c'è qualcosa di reiterato. Mi dispiace anche tirare fuori scheletri del passato come il decimo posto dopo aver vinto il terzo scudetto. Parlerò con il club di questo aspetto perché sto percependo delle cose che non mi piacciono". Ma Antonio Conte, allenatore del Napoli, non si è limitato a recitare solo questo discorso in seguito alla sconfitta per 2-0 incassata dal Bologna al Dall'Ara. "Io non voglio accompagnare i morti: se abbiamo voglia di rimetterci in carreggiata e cambiare il trend, bene, altrimenti bisogna che ognuno si prenda delle responsabilità. Ed io sono il primo".
Quest'ultima una frase che ha colpito parecchio. Perché oltre alla richiesta di appoggio da parte della società e del presidente Aurelio De Laurentiis, tra l'altro prontamente arrivata, il riferimento allo spogliatoio del Napoli è stato lampante. Anzi, un'accusa rivolta ai suoi giocatori che ha scoperto una crepa nel rapporto tra allenatore e squadra.
Sì, ma a chi si riferiva nello specifico Conte? Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, in edicola oggi, a tutti: dai senatori ai punti fermi del Napoli, passando ai nuovi acquisti e a qualche mal di pancia di troppo emerso per il loro impiego. Il tecnico leccese non ha salvato nessuno, lanciando un segnale fortissimo.











