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Napoli, primi segnali col Barça: soffre, ma non si chiude e poi non si accontenta del pari

Napoli, primi segnali col Barça: soffre, ma non si chiude e poi non si accontenta del pariTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 22 febbraio 2024, 06:30Serie A
di Antonio Gaito

Esordio con un mezzo sorriso per Francesco Calzona. Il Napoli strappa un pareggio al Barcellona, tenendo aperta la qualificazione che si deciderà a Montjuïc tra una ventina di giorni quando probabilmente il neo-tecnico dei partenopei avrà avuto modo quantomeno di incidere maggiormente col lavoro di campo. Con un allenamento ed una rifinitura a disposizione, sono comunque incoraggianti i segnali e ripercorrono quanto ripetuto più volte da Calzona alla vigilia in conferenza: nessuna paura, vietato accontentarsi per ritrovare una mentalità propositiva. Ed il Napoli, nonostante i soliti problemi nell'ultimo passaggio e nella finalizzazione, tutto sommato mostra quantomeno una mentalità più propositiva ed una linea difensiva più alta concedendo tutto sommato poco per gli standard del Barcellona che ha più occasioni ma poco pulite (e chiude con appena 0,7xG, il dato più basso della sua stagione, col Napoli persino più pericoloso con 0,92xG)

Vietato schiacciarsi, pressione alta ed il ritorno della costruzione
Anche nelle difficoltà della prima mezz'ora, col Barça pericoloso in area con Lewandowski e poi con un tiro di Gundogan da fuori, il Napoli soffre ma non abbassa troppo la linea difensiva come accaduto con Mazzarri contro le big. La squadra di Calzona non si fa schiacciare, rischiando così qualche imbucata, e poi sfida la pressione furiosa del Barcellona uscendo anche qualche volta dal basso e aprendosi il campo. Zero tiri in porta a fine primo tempo, uno (quello del gol di Osimhen) nella ripresa, ma il Napoli arriva spesso in area creando presupposti interessanti. Il gol di Lewandowski arriva quando la spinta blaugrana sembrava essersi attenuata, grazie alla posizione di Pedri tra le linee, ma la reazione c'è ed anche dopo il pareggio il Napoli non si accontenta e, trovando anche maggiore fiducia in pressione alta, recupera tanti palloni e dà anche la sensazione di poter far male alla squadra di Xavi, in progressivo calo per l'enorme dispendio in pressione.

Calzona soddisfatto, ma c'è molto lavoro (tattico) da fare
"Ho chiesto alla squadra di stare stretta, compatta. Loro giocano con un trequartista, lo cercano tantissimo - le parole di Calzona in riferimento alle giocate per Pedri -. Siamo andati in difficoltà, lavorando da due giorni, ma sono contento perché dopo il pareggio alla fine pensavo che potevamo anche vincerla. In questi mesi questa squadra ha cambiato spesso modulo, perdendo delle certezze - l'ammissione di Calzona entrando anche nel lavoro del predecessore -. Siamo tornati al 4-3-3 ed io voglio molto ordine in campo, ma che ora non c'è. C'è poco tempo, ma lo sapevamo e possiamo migliorare lo stesso. Intanto ho rivisto uno spirito vincente". Ed a Calzona la personalità non è mancata nel sostituire subito Kvaratskhelia, stavolta per larghi tratti fuori dal match: "Arrabbiato? Kvara è stato sostituito, magari la prestazione non è stata fantastica, ma è normale che un calciatore possa avere una serata storta. Kvara si metterà sotto, lavorerà". Qualche segnale, dunque, in attesa di conferme importanti a Cagliari.

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