Oggi il sorteggio dei Mondiali. Batistuta: "Giocare negli USA? Ti lascia sempre qualcosa, io lo so"
"Il Mondiale a 48 squadre? La competizione è sempre positiva, e se si compete contro qualcuno che ha più esperienza, più talento o gioca meglio per qualsiasi motivo, questo aiuta a crescere. Quindi, penso che sia una buona opportunità per queste nuove nazionali, che generalmente non partecipano al Mondiale". Parla così Gabriel Omar Batistuta, una delle "Legends" intervistate dalla FIFA a poche ore dal sorteggio dei gironi del prossimo Mondiale (in programma stasera a Washington, ore 18 italiane) che si giocherà dall'11 giugno al 19 luglio 2026 in Stati Uniti, Messico e Canada (il primo a 48 squadre, ndr).
"I tifosi argentini si faranno sicuramente vedere ovunque - continua Batistuta -, hanno sempre viaggiato per sostenere le loro nazionali. Credo molto negli Stati Uniti e in Canada, che creano una bella atmosfera. Per quanto riguarda i messicani, so già come sono: sono rumorosi, sanno tifare, ed è di questo che ha bisogno il calcio".
"Giocare negli USA? Ti lascia sempre qualcosa. Ho avuto la possibilità di giocarci nel '94, e ancora oggi incontro americani – bambini compresi – che mi raccontano di aver visto per la prima volta un calcio serio, estremamente professionistico, e di essere stati motivati a giocare a calcio in seguito. Quindi, queste esperienze ti lasciano sempre qualcosa".











