Pagliari: "Riscopriamo il talento sennò nel presente e nel futuro faremo fatica"

A margine del convegno "Il mercato e lo scouting internazionale. Dal settore giovanile alla prima squadra" organizzato dalla BSP Football Agency, in collaborazione con il Comune di Tolentino e il patrocinio del Dipartimento di Giurisprudenza di Unimc, Silvio Pagliari ha parlato in esclusiva ai nostri taccuini: "E' stato un bellissimo evento, dove sia Angeloni che Cherubini hanno parlato in maniera molto diretta e concreta delle varie problematiche. Gli ospiti sono stati tutti soddisfatti e penso che abbiamo lasciato qualcosa nella loro testa qualcosa da sviluppare. Qualcosa di importante per le nuove generazioni".
Lykogiannis giocatore importante per il Bologna e per Italiano.
"E' un ragazzo molto serio, innamorato di Bologna. Con Vincenzo Italiano ha fatto diverse partite da titolare e, con quattro competizioni, penso che possa fare un'annata da protagonista perché è un grande professionista e un grande calciatore".
Sherri è partito un po' in sordina ma poi si è ripreso.
"Era partito bene, poi c'è stato questo infortunio. Adesso è rientrato in gruppo e speriamo che col Frosinone potrà riprendersi la porta".
Vrioni continua la sua avventura sempre più entusiasmante.
"Adesso stiamo discutendo con il Montreal il rinnovo, vediamo che succede nei prossimi giorni. Entro fine ottobre sapremo il da farsi".
La sensazione è che questo rapporto possa proseguire.
"E' stato bene. Adesso vediamo quello che succede. Può rimanere in America come tornare in Europa. Il contratto scadrà a dicembre e vediamo quello che succederà nelle prossime settimane".
Cosa possiamo dire di Seghetti al Padova?
"Aveva iniziato bene, adesso ha avuto tre-quattro settimane ai box. E' tornato in gruppo. Per me è un giocatore molto interessante che potrà dare una mano al Padova perché ha caratteristiche diverse rispetto agli attaccanti che ha mister Andreoletti. Sono convinto che farà una grande annata e per me ha le potenzialità per fare una grande carriera".
Santoro?
"Il Modena sta facendo un campionato eccezionale e lui uguale. Sta crescendo di anno in anno secondo me. Con Sottil c'è grande feeling come con gli allenatore dello scorso anno. Sono contento della posizione in classifica del Modena, può essere la sorpresa della B perché ha una squadra forte e una proprietà molto importante".
Mitaj?
"L'anno scorso in Arabia ha vinto tutto quello che c'era da vincere da protagonista. Ho parlato con Ramon Planes, ora all'Al-Ittihad, e ne parla benissimo. Ha fatto una partita fantastica contro la Serbia rilanciandosi in ottica girone. E' un ragazzo eccezionale, penso possa crescere come carriera e crescita personale".
Napoli più forte delle altre o bisogna stare attenti all'Inter?
"Per me l'Inter l'anno scorso ha perso lo scudetto per un niente, perché l'ultima partita l'ha buttato. L'Inter, insieme al Napoli, è la squadra da battere ma quest'anno c'è Allegri che non avendo le coppe...Se Gimenez torna a fare quello che faceva in Olanda penso possa fare quei 15 gol che sposterebbero gli equilibri. Per vincere gli scudetti servono i gol e l'anno scorso sono mancati quelli all'Inter".
Sei stato molto diretto affrontando il tema della ricerca del talento. Hai detto: "Siamo diventati probabilmente dei somari e si paga l'eccessiva introduzione nel mondo del calcio degli abusivi".
"Io scherzo sempre, ho rubato una frase al mio amico compianto Gianni Di Marzio che un giorno mi disse: 'Silvio, nel calcio di adesso ci sono troppi abusivi'. A me piace sempre essere innovativo dal punto di vista tecnologico, però io ora vedo che anche nei settori giovanili non si va a scoprire il talento. L'altro giorno vedevo una foto di Baggio, Zola e Signori e ho detto che nel calcio di adesso non so se avrebbero passato il provino nei settori giovanili di adesso. A calcio adesso sembra possano giocare solo coloro i quali sono strutturati. A calcio si gioca con i piedi e la storia del calcio ci insegna che hanno giocato ragazzi di 1,65 e 1,90. Hanno giocato Ibrahimovic ma anche Zola, Maradona e Messi. Dobbiamo valutarli per le qualità che hanno. A me sembra che siamo diventato un po' troppo stereotipati. Mettiamo sul tavolo sempre questi numeri e non si vive più del talento e dell'emozione che il giocatore ti dava. Dobbiamo fare un inversione a 'u' altrimenti nel calcio del presente e del futuro avremo tanti problemi".
Sorpreso di questo inizio della Fiorentina.
"Son sorpreso perché conosco Pioli e Pradé. Sanno fare il loro mestiere e hanno fatto una buona squadra. Potevi pensare che la Fiorentina avesse questi problemi in fase realizzativa con Piccoli, Dzeko, Kean, Gudmundsson? Significa che Pioli deve trovare un po' la quadra ma sono convinto che, se tutti hanno pazienza, la Fiorentina ne verrà fuori".
Il Como può essere la "sorpresa"? C'è un progetto sportivo e un grandissimo potenziale allenatore.
"Son d'accordo. Ho visto Fabregas a Bologna contro un altro grande allenatore per cui io stravedo come Italiano, che per me (per quella fascia di età) è il più forte che c'è in Italia senza se e senza ma. Vince anche le gare sporche. Dall'altra parte ho visto un Como molto organizzato con un grande allenatore che anche lui per diventare un grandissimo deve vincere le partite sporche. Il Como vince quando gioca benissimo. In Italia per arrivare nelle prime pozioni devi fare anche il punto in maniera sporca. Ha un potenziale grandissimo però non consideriamo più il Como una piccola. Ha speso 200 milioni sul mercato, adesso come adesso è una grande del calcio italiano con uno degli uomini più ricchi come proprietario".
Nico Paz è un fenomeno? Un predestinato?
"Nico Paz è un grandissimo calciatore che, per il calcio che c'è adesso, è un top che farà parlare di sé".
Gasperini in una recente intervista ha detto che mentre prima nella costruzione delle squadre si pensava ai difensori o ai centrocampisti come priorità, ora si pensa agli attaccanti.
"Io vengo da un calcio dove uno dei miei maestri, Mimmo Cataldo, diceva: 'Portiere e attaccante forte'. L'ho detto poc'anzi, per me è come la Juve: se dobbiamo dirla tutta hanno tre giocatori in fase offensiva molto interessanti. Però quando Tudor, speriamo il prima possibile, capirà che David da solo fa fatica a giocare vuole dire che non conoscono la sua storia. Nel Canada gioca con un altro attaccante, in Francia (dove è un altro calcio) ha fatto grandi cose. David deve giocare con un altro attaccante vicino per poter esprimere tutto il suo potenziale. Non capisco perché la Juve non gioca con Vlahovic e David, perché Openda è più un esterno che una seconda punta. Se non gioca con continuità con le due punte e Yildiz dietro, non vedo come la Juve possa risolvere il problema del gol con Conceiòao e Zhegrova che non hanno il feeling con il gol. Nel Napoli quando torna Lukaku, Lucca i suoi gol li fa. I quattro dell'Inter faranno 60 gol. La Roma per rimanere lassù deve ritrovare i gol di Dovbyk o di Ferguson".
Nella Juve mancherà anche Bremer.
"Se Gasperini fa il Gasperini come sta facendo e se ingranano le punte come hanno sempre segnato con lui, la Roma c'è. Poi l'Inter c'è, il Napoli c'è, il Milan c'è. La Juve, come squadra, ha meno potenziale di queste. Il Milan in mezzo al campo ha preso due giocatori straordinari come Modric e Rabiot. La Juve non ha tutti questi grandi giocatori".
