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Pardo: "Coppa Italia, Milan favorito. Fiorentina? La sua dimensione è questa"

Pardo: "Coppa Italia, Milan favorito. Fiorentina? La sua dimensione è questa"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Oggi alle 16:15Serie A
di Alessio Del Lungo
fonte Lorenzo Marucci

Pierluigi Pardo, giornalista e telecronista per DAZN, presente agli Internazionali di tennis a Roma, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di TMW, parlando anche della finale di Coppa Italia: "Do una leggera prevalenza al Milan perché ha più giocatori decisivi e perché credo che affronti questa gara in maniera meno storica e meno epica, ma magari la storicità e l'essere epica renderà questa partita meravigliosa per il Bologna. Non lo so, sono due squadre che si equivalgono, che hanno vissuto momenti di forma diversi durante le stagione. Nel Bologna rientra Ndoye, che non è un dettaglio, c'è stata anche l'assenza importante di questo calciatore dietro la piccola frenata dei rossoblù. Le finali, come PSG-Inter, si legano all'episodio, all'errore o alla prodezza. È abbastanza impronosticabile, ma punterei un centesimo sul Milan".

Chi vincerà lo scudetto?
"Non è facile per il Napoli, ma non lo è mai stato. Sono rimasto sorpreso quando si diceva il contrario, come se l'Inter dovesse necessariamente mollare. Invece non l'ha fatto e, pur facendo turnover, ha battuto Hellas Verona e Torino. Tutto è appeso a un filo, il salto di qualità nelle ultime partite il Napoli non l'ha fatto. Gli ultimi 7 impegni degli azzurri erano e sono più facili di quelli dei nerazzurri... Ora c'è il Parma, ma la faccenda si è un po' complicata perché i ducali non sono salvi. La squadra di Conte è comunque padrona del suo destino, ma deve giocare meglio di come ha fatto non solo contro il Genoa, ma anche a Lecce e a Monza. Dovrebbe fare un piccolo salto in avanti. L'Inter non ha un calendario facile, stiamo parlando di dettagli".

A Firenze c'è grande delusione per i risultati al di sotto delle aspettative.
"Non voglio essere antipatico, ma la dimensione della Fiorentina è questa. Tra il 4° e il 9° posto ci sono pochissimi punti, anche se è chiaro che i viola si sono fatti trovare impreparati nel momento clou della stagione. La doppia delusione Real Betis e Venezia pesa, capisco lo stato d'animo dei tifosi della Fiorentina, anche perché sono competenti e innamorati. Si respira e si parla di calcio 365 giorni all'anno... La squadra aveva illuso, aveva dato la sensazione di essere in grado di decollare, ma la Serie A è molto equilibrata e la situazione del club gigliato è la stessa del Bologna e della Lazio, che fino all'ultimo minuto dell'ultima giornata possono essere felici, parzialmente felici o delusi. La mia idea è che deve andare avanti, non farsi prendere dal panico, non fare rivoluzioni, continuare con questo progetto".

Con Palladino?
"Sì, non è una stagione catastrofica. A un certo punto si pensava potesse essere migliore e non lo è stata, quindi questo non è un dettaglio e dovrà ragionarci anche lui, ma non è un'annata da buttare via. La Fiorentina si è scrollata di dosso gli anni terribili in cui rischiava la B ed è ormai una realtà. Bisogna riprovarci e andare avanti, non è molto sexy come discorso, è più sexy dire che bisogna fare la rivoluzione, ma non credo sia così. Bisogna continuare a investire e la società lo ha fatto, anche a gennaio, poi non sempre gli investimenti si rivelano azzeccati".

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