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Parma, Cuesta: "Mi aspetto una squadra con voglia di vincere. Benedyczak? Ha tanto potenziale"

Parma, Cuesta: "Mi aspetto una squadra con voglia di vincere. Benedyczak? Ha tanto potenziale"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 14:30Serie A
di Simone Lorini

Carlos Cuesta, allenatore del Parma, in occasione del Media Day organizzato con la Lega Serie A per i broadcaster Tv ha fatto un breve bilancio della preparazione estiva, in vista dell'esordio ufficiale come allenatore, che avverrà domani nella sfida tra ducali e Pescara, di Coppa Italia:

Quattro settimane di Parma, un mese intero di lavoro: un bilancio del ritiro e quanto manca ancora per vedere il Parma che Carlos Cuesta ha in testa?
“Valuto la prestagione in modo molto positivo sotto tanti aspetti. Secondo me è l'inizio di un percorso di lavoro insieme, quando dico insieme intendo con la società, con lo staff, con i giocatori. È stato un periodo dove abbiamo provato a creare i fondamentali e i principi di quello che vogliamo che sia il Parma, a livello di processi, di allenamento e anche in alcuni aspetti a livello di gioco. È stato anche un periodo dove ci sono state delle sfide, dove abbiamo dovuto adattarci, ma quello che ho visto nella squadra è la voglia di crescere, di lottare sempre fino alla fine in ogni singola partita. E, in ogni allenamento ho visto la voglia di esprimersi al massimo. Questo mi dà fiducia per creare un percorso di qualità”.

Ha raccontato il suo concetto di tempo, “Time”: ‘Today is my everything’, oggi è il mio tutto. Focalizzarsi sul presente, sul percorso, per costruire il futuro. Parte di quel futuro da costruire è arrivato, tra pochi giorni l’esordio suo e del suo Parma. Come lo immagina? Cosa si aspetta per lei e per la sua squadra?
“Al nostro esordio mi aspetto una squadra con tanta voglia di vincere, con organizzazione e con intensità. Una squadra competitiva e che abbia sempre la voglia di rappresentare il Parma al meglio”.

A breve l’esordio in Coppa Italia, primo trofeo vinto nella storia del Parma, quello che ha permesso di partecipare alla Coppa delle Coppe vinta e che ha dato il via a ‘quel Parma’: quello che vinceva in Europa e che ha fatto sognare i tifosi. Il Bologna la scorsa stagione ha dimostrato che anche oggi in quella competizione si può sognare, non solo le big possono vincere. Visto quello che ha rappresentato storicamente per il Parma, cosa rappresenta oggi per il suo Parma la Coppa Italia, quanto conta, come vi approcciate e quanto magari il Parma può essere una mina vagante nel torneo?
“Per il Parma la Coppa Italia rappresenta una cosa importante. Perché? Perché ogni partita per il Parma è importante. Quindi, noi approcciamo ogni singola partita con la voglia massima di vincere con tutto l'entusiasmo. Sicuramente, proveremo a fare del nostro meglio per fare una grande prestazione e vincere”.

Due settimane alla fine del mercato: soddisfatto di come è andato, cosa manca ancora al Parma e queste due settimane sono più tempo a disposizione per rinforzare la squadra o più giorni nei quali teme il rischio di doversi privare di giocatori oggi sempre più importanti per il suo progetto?
“Ad oggi il Parma ha una rosa con un potenziale. Una rosa con tanta voglia di crescere e di migliorarsi. Da una parte stiamo lavorando con la società per finire questo percorso di mercato, che fa parte del calcio e che tutte le squadre hanno. Dall’altra parte proveremo sempre ad avere una squadra la più competitiva possibile”.

Ha sottolineato come nella vita e nel calcio per lei abbia importanza la curiosità, la voglia continua di conoscere: le chiedo se nei nuovi arrivati ha trovato giocatori e uomini curiosi e che giocatori sono arrivati. Come si sono inseriti, cosa hanno portato al Parma?
“Sinceramente, lo dicevo prima, uno degli aspetti che mi ha impressionato di più è stata la voglia, la curiosità, la disponibilità, la professionalità dei ragazzi. Per me questa è una cosa assolutamente fondamentale quando voglio creare una cultura competitiva, ma anche una cultura che cerca di migliorare e di sfruttare al massimo ogni giorno per crescere. Quindi, in questo caso mi sono trovato tanti calciatori che hanno una voglia incredibile di crescere, di migliorarsi e sono veramente soddisfatto di questo”.

Sono arrivati giocatori nuovi, ce n’è uno che era già qui ma può essere come un nuovo acquisto: Benedyczak. Arriva da un infortunio e un’operazione alla caviglia che lo hanno tenuto fuori tanto tempo, è tornato in campo. Ha segnato col Maiorca, c’è la voglia di farlo entrare bene in squadra: come sta, quanto ci punta, quanto può essere importante il suo rientro per le sue caratteristiche e visto anche l’infortunio di Ondrejka in quella zona del campo?
“Adrian è un calciatore che ha tanta voglia di far bene, ha una mentalità che mi è piaciuta molto fin dal primo giorno che ho condiviso con lui. Sicuramente, l'anno scorso la sua indisponibilità è stata un problema. È un calciatore con un grande potenziale e con qualità. Il focus sarà farlo esprimere al massimo perché è un calciatore versatile e che possiede la capacità di fare diverse cose in campo con qualità. Il nostro compito sarà quello di metterlo in un contesto che lo possa aiutare a sfruttare le sue qualità”.

Sta per cominciare la sua prima stagione da primo allenatore, Arteta la prima senza di lei nel suo staff dopo cinque anni: vi siete sentiti, le ha fatto il suo in bocca al lupo, lei gli ha chiesto qualche consiglio?
“Durante l'estate siamo stati insieme perché lui era a Maiorca e anche io. Ci siamo sentiti anche dopo che ho iniziato il mio percorso qui a Parma e un paio di settimane fa, dopo il mio compleanno. A lui auguro il meglio perché è quello che merita, è una persona molto importante nella mia vita. Mi ha dato dei consigli: quello principale è stato di essere sempre me stesso e di puntare a fare il meglio ogni giorno come allenatore. E poi, aiutare i ragazzi e la squadra a fare delle prestazioni di alto livello e risultati”.

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