Perché Ferran Torres al posto di Lewandowski può mettere in difficoltà l’Inter

Robert Lewandowski salterà Barcellona-Inter di questa sera, e con ottime probabilità anche il ritorno in programma il 6 maggio a San Siro. Una buona notizia per i nerazzurri di Simone Inzaghi: oggettivamente è così, non serve raccontare la carriera del polacco. E nemmeno la sua stagione: in 48 partite con il Barça, Lewa ha segnato 40 gol. Undici in dodici gare in Champions League, dove è superato da Raphinha: una buona conferma della pericolosità offensiva dei catalani.
Però Ferran Torres può essere anche peggio. A scanso di equivoci, meglio ribadire: se si può, evitare l’incrocio con Lewandowski è sempre un’ottima cosa. Però il centravanti polacco è l’avversario perfetto, sulla carta, per Francesco Acerbi. Di sicuro più di quanto non lo sia il funambolo spagnolo. Da Haaland a Lukaku, buon ultimo Harry Kane: il difensore centrale italiano ha una case history di duelli vinti con i titani del gol. Poi ogni partita fa storia a sé. Ma Ferran – comunque "fisicato", visti i 185 cm d’altezza – è un giocatore che dà meno punti di riferimento di quanti ne vorrebbe Acerbi, e questo può essere un problema.
E la media-gol… Quando gioca, Ferran segna. A livello assoluto, anche lui ha disputato 42 partite stagionali, con un bottino ridotto rispetto a Lewandowski: 18 reti. I numeri, però, vanno sempre contestualizzati: se l’ex Bayern Monaco ha giocato 3.671 minuti in tutte le competizioni, l’iberico si ferma a 1.652. Fatti i conti, la media è esattamente identica: entrambi segnano un gol ogni 92 minuti. Non una grandissima notizia per la difesa dell’Inter.
