Restyling Franchi, botta e risposta Sgarbi-Nardella. Chieste modifiche, il sindaco: "Ormai si farà"

Si sta aprendo un caso a proposito del restyling del Franchi? La spia è stata accesa ieri da Icomos (International Council on Monuments and Sites), l’ente consultivo dell’Unesco con una missiva destinata al sindaco di Firenze, ma anche al ministro dei beni culturali, Gennaro Sangiuliano, e al suo gabinetto ma anche alla Soprintendenza di Firenze (presieduta da Antonella Ranaldi) e quella speciale per il PNRR, che si rifà a Luigi La Rocca.

È tornato sul tema stamani Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura e in prima linea come coinvolgimento per il restyling dello stadio della Fiorentina, che a Repubblica ha così dichiarato: "Ricordiamoci che se non troviamo una linea conciliante e didialogo potremmo trovarci in difficoltà con la famiglia Nervi, con cui entrerò in contatto e delle cui preoccupazioni mi ha informato Gianni Letta: hanno dalla loro l’arma del diritto d’autore sulla struttura, potrebbero trascinarci in una causa. Sono convinto che il progetto possa essere migliorato secondo le sugestioni dell’Icomos, vediamo se c’è spazio per un’interlocuzione. Chiamerò la soprintendente Ranaldi per pregarla di riprendere in mano la pratica Franchi".

Oltre a dei virgolettati degli eredi dell'architetto Pierlugi Nervi, autore dell'opera che è stata poi vincolata quale bene culturale dallo Stato italiano, in difesa dell'opera originale, si trovano anche alcune battute del sindaco Dario Nardella: "Sullo stadio stiamo correndo come l’alta velocità. Si è appena chiusa la gara per trovare la ditta che farà progetto esecutivo e lavori. Siamo ormai oltre il punto di non ritorno, si farà".