Roma, coppa e campionato verità: si decide il futuro in un mese

Il prossimo mese sarà quello della verità a Trigoria. Per la Roma si decide il futuro con un tour de force che inizierà giovedì contro il Milan in Europa League e vedrà i giallorossi affrontare nei prossimi trenta giorni l’Udinese, prima del ritorno con i rossoneri, e poi in sequenza Bologna, Napoli, Juventus e Atalanta. Tutti scontri diretti per la corsa Champions alla quale De Rossi spera di aggiungere altre due gare, le semifinali di coppa. Già, perché con l’Europa League la Roma ha un conto in sospeso dallo scorso anno, quando arrivò a un passo dalla vittoria, fermandosi poi ai calci di rigore di Budapest contro il Siviglia. L’obiettivo è tornare in finale, questa volta a Dublino, e possibilmente alzare il trofeo, ma prima c’è il derby italiano ai quarti che scatterà giovedì a San Siro, dove, nonostante il giorno lavorativo, è previsto un esodo di tifosi giallorossi (saranno circa 5mila). Intanto la Roma ci arriva con l’entusiasmo di un derby vinto e di un turno di campionato favorevole visti i passi falsi di Atalanta e Bologna, ma ora c’è da alzare l’asticella perché il Milan sta bene, mentre i due gioielli di casa giallorossa già sabato scorso contro la Lazio sono apparsi in affanno. Stiamo parlando di Dybala e Lukaku, la coppia gol dalla quale De Rossi e tutta la Capitale romanista si aspetta reti e giocate per proseguire il cammino europeo. Ma se la Joya è a caccia della miglior condizione dopo la lesione che lo ha costretto a saltare la sosta per le nazionali, per Big Rom è tutto il 2024 a essere sottotono.

Appena due le reti in campionato nel 2024, entrambe sotto la gestione De Rossi contro Verona e Monza. Poi tante prestazioni opache che comunque non hanno mai minato la sua titolarità. La stessa che avrà anche giovedì sera nel suo ennesimo ritorno a San Siro nonostante nel derby si sia riaffacciato in campo Abraham. “Essere messi alla prova nella vita è inevitabile, essere sconfitti è facoltativo", ha scritto l’inglese oggi sui social, lasciandosi alle spalle 307 giorni di stop dopo la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Immaginarlo titolare è ancora presto, ma sicuramente potrà essere utile a gara in corso. Nel frattempo ad accompagnare le vicende di campo ci sono anche quelle giudiziarie con la Roma impegnata a difendersi in due inchieste federali diverse: quella per il sex Gate (le cui indagini proseguono perché mancano ancora alcuni interrogatori da fare) e quella su Mancini e la bandiera anti-Lazio sventolata a fine derby.