Scala racconta il suo Parma: "Sceglievo gli uomini, prima dei calciatori. E quante vittorie"
In una intervista concessa al Corriere della Sera, l'ex allenatore (e presidente) del Parma Nevio Scala racconta come ha iniziato la sua carriera da calciatore: "Venne Nils Liedholm di persona a casa dei miei genitori: ero un ragazzino, ma mi voleva a Milanello con la maglia rossonera. Mamma disse no, ma la convinsi. Se ho giocato a pallone lo devo al Barone. Mi ha insegnato tanto".
La carriera di allenatore e i suoi inizi: "Giancarlo Salvi mi volle alla guida delle giovanili del Vicenza. Poi Albertino Bigon mi fa fare il salto, proponendomi la Reggina. Due anni importanti, quindi Parma".
Con Nevio Scala in panchina la piccola provinciale conquista la Serie A e da allora, per sette anni, stupisce: una Coppa Italia, una Supercoppa europea, la Coppa Uefa e la Coppa delle Coppe.
"Anni bellissimi, indimenticabili. Il primo giorno a Parma dissi ai ragazzi: se accettiamo i nostri limiti possiamo arrivare ovunque, diventiamo una squadra. E così è stato. Tante vittorie e noi che non ci accorgevamo di come eravamo cresciuti, di quanto fossimo forti. Divertimento e lavoro. Sceglievo gli uomini, prima dei calciatori. Gli schemi contano, certo, le tattiche, le soluzioni: ma se nello spogliatoio non crei empatia, non fai gruppo, non vai lontano".











