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Scamacca ritornerà grande all'Atalanta: sacrifici, lavoro e tanti goal

Scamacca ritornerà grande all'Atalanta: sacrifici, lavoro e tanti goalTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 07:45Serie A
Filippo Davide Di Santo

Certe esperienze possono abbattere, ma con la giusta determinazione e la voglia di riconquistare ciò che in realtà non si è mai davvero perso, si può tornare più forti di prima. Questo è l’obiettivo di Gianluca Scamacca in questa stagione con l’Atalanta, dopo un intero campionato passato ai box, e con la volontà di tornare grande per rendere grande quella Dea che sta risorgendo.

Il numero 9 atalantino era per certi versi il "miglior acquisto" stagionale per tutta una serie di fattori che vanno dal suo enorme talento fino, ovviamente, alle gerarchie che si sarebbero delineate: Mateo Retegui era inaspettatamente (ma inevitabilmente, vista la cifra di 68,5 milioni di euro) partito, e la società aveva preso Krstovic per fare da vice, lasciando dunque a Gianluca il ruolo di prima scelta.

Partenza a mille con il primo gol al debutto contro il Pisa e poi a Parma sfiora un gran gol da fuori area. Tuttavia Scamacca rimane un centravanti tanto forte quanto fragile, e l’infortunio è stato sempre dietro l’angolo, costringendolo a stare fuori quasi un mese. Nel mezzo c'era anche una comprensibile incertezza dal punto di vista fisico: sotto la gestione Juric, l’ex Sassuolo sembrava fuori condizione e le continue rivoluzioni di formazione non aiutavano.

Con Palladino la musica è cambiata, e non solo in termini di serenità. Gianluca Scamacca è tornato a sentirsi importante, e in campo si vede: tiene palla, regge il reparto da solo, diventa un riferimento per i compagni beneficiando ulteriormente l'intesa. Oltre al gol, ciò che più gli mancava era proprio il sostegno della squadra.

Escludendo Napoli, tra Francoforte, Fiorentina e Genoa nessun gol (solo sfiorato), ma sempre lo stesso spirito da lottatore. La rete? Come dice Palladino, è la conseguenza di un lavoro ben fatto, e Gianluca Scamacca, con questo spirito di sacrificio e con molta più maturità, può diventare uno dei centravanti più forti d’Europa, esattamente come due anni fa dove solo la sfortuna lo aveva momentaneamente fermato.

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