Semih Kilicsoy si è preso Cagliari con due partite. Eppure poteva partire dieci giorni fa
Il giorno dopo, probabilmente, è ancora più bello. Semih Kilicsoy si è preso il Cagliari con due gol, uno più importante dell'altro. Il primo per il pareggio, settimana scorsa, contro il Pisa. A dir la verità è stata la rete del due a uno, poi pareggiata all'ultimo minuto da Moreo. È stato un segnale importante per chi, fino a quel momento, aveva latitato. In Turchia, al Besiktas, era considerato come un predestinato, qualcuno che aveva solo bisogno della giusta piazza per esplodere. Ecco, Cagliari non lo è stata fino a prima di Natale, quando ha avuto il primo guizzo.
Poi è arrivato il secondo, ieri, contro il Torino. Ancora una volta per il due a uno, stavolta valido per portare a casa tre punti fondamentali per la classifica, allontanandosi da Fiorentina, Verona e Pisa, terzetto sempre più solitario dietro. "Penso di avere tra le mani un grandissimo talento - ha poi detto Fabio Pisacane, tecnico del Cagliari, ieri - quello che fa negli spazi stretti in allenamento è roba da circo. Poi in campo è diverso... Ha avuto qualche difficoltà di inserimento e di natura tattica. Ricordiamoci che arriva dal campionato turco, dove la sua squadra per l'80% delle partite ha l'80% del possesso palla. Siamo felici, lo abbiamo aspettato e coccolato".
Eppure la verità è che poteva partire già a gennaio, solamente dieci giorni fa. Sarebbe servito un sostituto di Andrea Belotti che, invece, è oramai in casa. Kilicsoy può guardare al 2026 con discreta confidenza. Dopo, in poco tempo, avere cambiato tutte le previsioni della carriera.











