Sommer sotto tiro, ma per Chivu è molto difficile cambiare. Aspettando il mercato
Un’incertezza, più che una papera. Peccato che sia arrivata sull’unico tiro in porta del Milan, e che sulla ribattuta l’Inter abbia incassato il gol della sconfitta nel derby. Di conseguenza, Yann Sommer è finito di nuovo nel mirino della critica. Non la prima volta, in questa stagione: la serataccia con la Juventus era già costata al portiere svizzero invettive social e inviti a Cristian Chivu affinché lo spedisse in panchina. Il tecnico romeno, con una prova di leadership disarmante, spiegò che non lo avrebbe fatto solo perché glielo chiedeva il tribunale popolare, e Yann rispose con una prova sontuosa nel successivo impegno di Champions. Gli errori, però, si sono poi ripetuti: con il Napoli altra gara storta, e pure a Verona - dove l’Inter ha comunque vinto - non è stato irreprensibile. Tre indizi sembrano una prova.
Ora per Chivu è difficile cambiare. Nell’immediato, non dovrebbe accadere: a Madrid con l’Atlético, seguendo il fil rouge dell’allenatore romeno, c’è da attendersi che tra i pali ci sarà ancora Sommer. A Pisa, però, potrebbe arrivare anche il turno di Josep Martinez. Condizionale d’obbligo: il portiere spagnolo va regolarmente in panchina da diverse settimane, ma su di lui pendono gli eventi extra campo. Non solo e non tanto a livello giudiziario: c’è un’indagine in corso sull’incidente che ha portato alla morte dell’81enne Paolo Saibene, se ci sono responsabilità dello spagnolo saranno accertate, ma è innocente fino a prova contraria e peraltro la dinamica sembra anche confortare questa tesi. Il grande dubbio riguarda la serenità di un ragazzo che ha vissuto una tragedia del genere, e cosa può comportare il ritorno in campo. Anche se vanno dette alcune cose: prima o poi accadrà, sin da subito Martinez ha cercato il ritorno alla normalità, è stato pagato come un titolare (13 milioni) e quando chiamato in causa ha spesso offerto buone prestazioni. Insomma, è uno da recuperare.
Tra gennaio o più probabilmente giugno, si aprirà poi una questione legata al mercato. Al netto del suo valore, Martinez non è riuscito a imporsi come titolare: ha tempo per farlo, ma è complicato per tante ragioni. E la dirigenza nerazzurra sta scandagliando il mercato: il nome più credibile e gradito resta quello di Elia Caprile del Cagliari, ambito anche dal Milan che segue anche Zion Suzuki, attualmente ai box. Poi Noah Atubolu del Friburgo, senza mai accontentare del tutto una vecchia idea che porta a Marco Carnesecchi dell’Atalanta, mentre è anagraficamente da scartare la strada verso un altro Martinez, Emiliano “Dibu”.













