Spalletti: "Zhegrova aveva avuto tre giorni di febbre alta, contro il Pisa ha fatto anche troppo"
Mister Luciano Spalletti, intervenuto ai microfoni di Sportmediaset, ha commentato la vittoria di ieri sera contro il Pisa. Queste le dichiarazioni del tecnico della Juve: "Sì, possiamo definire questa vittoria sporca, difficile, impegnativa. Nel secondo tempo, anche un po' meritata, però abbiamo dovuto reggere botta contro la fisicità del Pisa, delle cose fatte bene del Pisa e potevamo andare anche sotto sul finale del primo tempo, perché quei cinque minuti lì abbiamo sofferti come abbiamo sofferto i primi sei o sette minuti del secondo tempo. Poi la partita si è indirizzata nella maniera corretta e secondo me poi avremmo forzato di più se fossimo passati in svantaggio, perché nel mezzo del secondo tempo ho visto fare delle cose molto bene".
Sulla svolta arrivata coi cambi, specie con Zhegrova: "Zhegrova ha quelle qualità lì, però aveva avuto la febbre tutta la settimana per cui si è allenato solo venerdì mattina. Aveva avuto tre giorni di febbre alta, per cui ha fatto anche troppo a fare quello che ha fatto. È stato in campo 35 minuti con un livello alto di qualità e di velocità".
Su come si qualifica questa vittoria nel suo percorso: "Nel mio percorso come si qualifica... si qualifica come una vittoria importante perché vincere è sempre difficile, soprattutto in campi come questo dove hanno sofferto tutte le altre, magari portando via la vittoria. Però ci hanno sofferto perché il Pisa sta bene in campo e perché è una squadra che secondo me ha ha delle delle qualità proprio di squadra, di complesso, di modo di interpretare il gioco".
Sull'ottima classifica della Juve: "La Juve deve fare la Juventus in questo campionato, per cui come i calciatori devono fare i calciatori della Juventus, noi abbiamo delle aspirazioni che non sono quello che abbiamo fatto fino a questo momento qui, ma è quello che riusciremo a fare per stare a contatto come attenzione, come mira dobbiamo avere quella. Poi è chiaro che bisogna essere umili e venire su questi campi e fare quello che c'è da fare, perché squadre organizzate come questa qui poi ti portano a doverti anche sbattere su quelle che sono le loro caratteristiche".











