Avellino, la società rompe il silenzio: "Il calcio parte integrante della nostra terra"
La vittoria ottenuta nello scontro diretto di Bolzano, tra l'altro senza subire gol, ha riacceso l'entusiasmo dei tifosi dell'Avellino che, lunedì pomeriggio, gremiranno lo stadio Partenio per tentare l'impresa contro una big come il Venezia. In città crescono le iniziative utili ad alimentare la passione della piazza, soprattutto di quelle nuove generazioni che si stanno avvicinando ai colori biancoverdi anche grazie al ritorno in B dopo anni complessi tra dilettanti e Lega Pro. In settimana e' stata inaugurata la Mostra "1912, storia di una passione", a Palazzo Caracciolo ad Avellino, sede della Provincia. Nell'occasione il presidente Angelo D'Agostino ha interrotto il silenzio stampa dichiarando quanto segue: "Siamo tornati indietro un po' con la mente alla storia dell'Avellino, dove c'è sempre stato un grande entusiasmo, già dal 1943 in poi. E' da qui che capiamo quanto è importante il calcio, che non è solo uno sport ma parte integrante della nostra terra, della nostra Irpinia e ovviamente della città di Avellino. I 10 anni di A? E' una bella pagina di storia. Ci auguriamo presto di scrivere anche noi altre pagine altrettanto belle. Già ci siamo riusciti con la promozione in B quest'anno. Poi è chiaro che tornare a calcare quel palcoscenico sarebbe meraviglioso per tutti quanti noi". Le parole del patron, tratte dal portale TuttoAvellino, confermano che, una volta acquisita la salvezza, il club abbia intenzione di alzare l'asticella emulando il percorso dei corregionali della Juve Stabia e di altre realtà che, salite dalla C, sono riuscite ad arrivare in A grazie agli investimenti dei presidenti e alla componente ambientale che, in certi contesti, fa davvero la differenza.
Proprio per questo i lupi sperano di sfruttare l'aiuto del dodicesimo uomo per regalarsi un pomeriggio da sogno a cospetto di un Venezia sulla carta superiore dal punto di vista tecnico, ma che in campo esterno è già inciampato più volte contro avversari di medio-bassa classifica. Biancolino, che a breve deciderà se reintegrare o no Manzi, Cagnano e Rigione (out per scelta tecnica da due settimane), non dovrebbe cambiare molto rispetto alla formazione che, pur senza brillare, ha vinto col Sudtirol. Dinanzi a Daffara agiranno Simic, Enrici e Fontanarosa, con Cancellotti e Missori intoccabili sulle corsie laterali. In mediana la qualità di Palmiero e Sounas appare imprescindibile, la terza maglia dovrebbe andare a Palumbo che, in costruzione, può agire anche da trequartista. In avanti Gennaro Tutino va a caccia di quel gol che rappresenterebbe la fine di un incubo, al suo fianco ballottaggio tra Patierno e Biasci, con quest'ultimo leggermente favorito pur destinato a partire dalla panchina sabato scorso prima dello stop nel riscaldamento del compagno. Besaggio, Kumi e Insigne saranno pedine preziose da sfruttare in corso d'opera.











