Empoli, Pagliuca: "Dobbiamo migliorare l'approccio, ma ho visto una grande reazione"

Il tecnico dell'Empoli Guido Pagliuca è intervenuto in mixed zone al termine della gara contro lo Spezia per commentare la prestazione degli azzurri:
"C'è stata una grande reazione, sia di cuore, che di gamba, che di gioco. Ho visto delle cose buone sotto l'aspetto del gioco, molto buone nella fase difensiva: siamo riusciti a mantenere la superiorità in una zona di campo che ci permetteva di avere più solidità. Faccio i complimenti ai ragazzi. Dispiace per quel quarto d'ora iniziale, è la seconda volta che succede nelle due partite in casa, dobbiamo assolutamente migliorare l'approccio, sarà un nostro obiettivo di prestazione. Questa partita ci dà anche un po' di consapevolezza perché abbiamo affrontato una squadra molto forte, alla quale è sfuggita la Serie A per un gol nell'ultima partita possibile. Hanno fatto cambi mettendo giocatori forti come Soleri, Di Serio, Cistana e Zurkowski, che era qui in Serie A. Questo fa capire l’importanza della prestazione. E' l'inizio di un percorso che ci proietta in una situazione di miglioramento.
Sapevamo che sui calci da fermo si poteva concedere qualche centimetro, anche se loro sono molto bravi su questo. Quello del rigore è stato un episodio, la palla non doveva finire lì, è stata una serie di piccoli errori che non dovevano portare alla punizione che l'ha causato.
Queste sono le partite che servono per diventare squadra. E' normale che aver ripreso il risultato ci faccia piacere, potevamo anche vincerla perché abbiamo avuto un paio di occasioni importanti, ma se Fulignati non avesse messo una pezza su una nostra disattenzione, potevamo anche perderla. Questo dimostra che dobbiamo ancora fare esperienza, ma sono contento per tutti. Faccio i complimenti anche a Popov, non ha fatto la sua miglior partita perché non era facile tenere palla con difensori strutturati come quelli dello Spezia, ma ha fatto un gran movimento sul gol, ed è stato bravissimo Elia a mettere l'assist.
Lovato e Ghion? Sono ragazzi eccezionali come tutti. Faccio fatica a parlare dei singoli. Sono persone di spessore, sono leader silenziosi perché all'interno dello spogliatoio il leader principale è il gruppo, ma ci sono giocatori che attraverso il lavoro riescono ad essere trascinatori"
