Monopoli, Chiricallo: ‘Squadra completa ma vigili sul mercato. Regole più rigide in C"

Ospite dei microfoni di TMW Radio il direttore sportivo del Monopoli, Marcello Chiricallo, ha fatto il punto della situazione sul club pugliese in questi primi giorni di agosto:

Direttore, siamo arrivati alla prima settimana piena di agosto. Gli impegni ufficiali stanno per iniziare, tra Coppa Italia e campionato. È soddisfatto di quanto fatto finora sul mercato? A che punto siamo con la costruzione della squadra?
"Di solito, quando si inizia la stagione e si fanno le operazioni di mercato, si pensa sempre di aver fatto bene. Però il campo è l’unica verità assoluta del calcio, molto legata ai risultati. Al momento credo che la squadra sia abbastanza formata e completa. Restiamo vigili sul mercato: se ci sarà qualche occasione importante, potremmo fare ancora qualcosa".

Ha parlato di reparti in generale. C’è un settore specifico su cui intervenire?
"No, in generale. Abbiamo 23 giocatori contrattualizzati in lista, senza contare i giovani del settore giovanile o in prestito. È necessario fare qualche uscita, perché in totale abbiamo 25 contratti. Allo stesso tempo restiamo attenti: se si presentano opportunità per arrivare a calciatori che oggi sembrano fuori portata, le prenderemo in considerazione".

È uscito il calendario della Serie C. Lei guarda alla programmazione delle sfide o pensa che tanto bisogna affrontare tutte le squadre prima o poi?
"Voglio far bene a prescindere dagli avversari. Nel nostro girone ci sono squadre di livello superiore per blasone e investimenti, costruite da anni per vincere. Noi siamo una realtà consolidata ma non possiamo competere con certe corazzate sul piano economico. L’obiettivo è fare bene contro tutti, pur sapendo che sarà difficile. L’anno scorso abbiamo disputato un grande campionato e vogliamo quantomeno fare bella figura".

Quest’anno nel vostro girone è entrata anche l’Atalanta U23. Che idea si è fatto di questa squadra?
"Juve e Atalanta sono club con settori giovanili di altissimo livello. I loro giocatori spesso arrivano in Serie A o si affermano nei campionati professionistici. L’Atalanta vista l’anno scorso era tra le migliori squadre della Serie C. È cambiato l’allenatore, sono andati via giocatori importanti: bisogna capire se i nuovi innesti saranno dello stesso livello".

In Lega Pro si sta lavorando su nuove regole per evitare i problemi economici che l’anno scorso hanno colpito alcune società, come Taranto e Turris. Sono state introdotte misure come il raddoppio della fideiussione per club in difficoltà, il salary cap sperimentale e dal prossimo anno l’indice di liquidità. Possono bastare?
"Mi auguro di sì, ma resto perplesso quando vedo certi investimenti sul mercato. Queste nuove regole possono aiutare a evitare casi come quelli dell’anno scorso, che hanno alterato il campionato. Però già con la situazione Triestina vediamo che i problemi non sono spariti. La Serie C è diventata insostenibile: costi e budget sono elevatissimi, l’indebitamento è noto a tutti. Servono regole ancora più rigide. Spero che il salary cap sperimentale aiuti a capire come gestire meglio il futuro e che la Federazione sia sempre più stringente. Non è bello vedere professionisti e lavoratori dell’indotto restare improvvisamente senza retribuzione".