Torno, segno... e ti salvo. Romairone prende per mano la Pro Vercelli e la tiene in Serie C

Era il 10 gennaio e, come nelle migliori favole, Alessandro Romairone riabbracciava la sua Pro Vercelli quattro anni dopo l'ultima volta; "certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano", dice la celebre strofa della canzone del noto cantautore romano Antonello Venditti 'Amici mai'. Una frase molto inflazionata, forse, ma che calza a pennello per l'avventura calcistica dell'attaccante classe 1999, che non ha saputo dire di 'no' alle bianche casacche nel momento del bisogno.

Il suo ritorno a Vercelli segue al biennio piemontese che va dal 2019 al 2021, quando Romairone ha vestito la maglia del club agli ordini di importanti tecnici come Alberto Gilardino e Francesco Modesto, prima di decidere poi di approdare in Serie D, ma neppure il tempo di ambientarsi con la nuova Pro che fa l'esordio in campo, 24 ore dopo l'annuncio; era il 22° turno del Girone A, l'allora tecnico Marco Banchini lo manda in campo all''85, nella gara che la squadra vince 1-2 al 'Città di Gorgonzola' contro la Giana Erminio.

Ma la stagione non si sbroglia poi nel migliore di modi, e arrivano i playout, contro la Pro Patria, che in classifica si posiziona un gradino sotto i vercellesi, che godono quindi di due risultati su tre nel doppio confronto. L'andata, però, è in salita, vittoria bustocca per 1-0. Ma Romarione non può lasciare che la sua Pro affondi. Così se la carica sulle spalle e segna, segna quel gol che vale la permanenza in Serie C: la sfida di ritorno va alla Pro Vercelli, e al 'Piola' scoppia la festa. Grazie a chi, quella maglia, se la sente forse molto cucita addosso.