Atletico italiano? Tra Raspadori e Nico Gonzalez, Simeone: "Non firmi qui per essere titolare"
Sebbene l'Atletico non sia a contatto con le prime due della Liga, il match contro il Betis Siviglia di domani preannuncia uno scontro diretto ai fini della classifica. E infatti, in caso di vittoria, i colchoneros entrerebbero in zona Champions e si piazzerebbero ad una attaccatura dal Villarreal. Scavalcando anche l'Espanyol. Un'occasione ghiotta per Diego Simeone, che ha parlato così in conferenza stampa tenendo conto della mancanza di vittorie della sua ciurma fuori casa: "Ho fiducia. Le cose non durano per sempre. Per me è una sfida che mi motiva".
Quanto alla sua storica permanenza sulla panchina dell’Atletico Madrid: "Mi offre sfide continue. Sono arrivato quando il club si trovava in una certa posizione. Enrique e Miguel sono riusciti a portarlo, dall’esterno, in un posto straordinario, e noi, dal campo, abbiamo fatto la nostra parte. È una sfida per continuare a migliorare e restiamo fedeli alla storia del club". Un tema interessante il possibile rinnovo di Julian Alvarez invece, con un contratto valido fino al 2030: "Io non partecipo alle questioni contrattuali, ma il club sa cosa è meglio per sé stesso. Vedo Julian molto coinvolto, l’altro giorno ha avuto due occasioni e lo vedo felice".
Sulla suddivisione dei minuti e dello spazio, in ottica nuovi arrivati tra cui Raspadori (ex Napoli) e l'ex Atalanta Ruggeri. Senza dimenticare Nico Gonzalez, in prestito dalla Juventus: "Ci sono molti nuovi arrivati e devono adattarsi a questa filosofia che continueremo a mantenere. Daremo importanza ai minuti giocati: chi entra dalla panchina sarà sempre importante. Chi firma qui lo fa per impegnarsi per la squadra, non per partire titolare". Infine una battuta sul Clasico, in ordine oggi alle 16:15 tra Real Madrid e Barcellona: "Il compito più difficile ce l’hanno gli arbitri, più di noi. È un lavoro complicato, quello che hanno".











