Capo Verde al Mondiale 2026, la favola di Roberto Lopes: "Il CT mi contattò su Linkedin"

Capo Verde ha scritto una pagina storica ottenendo per la prima volta la qualificazione alla Coppa del Mondo 2026, grazie al successo di ieri per 3-0 contro Eswatini. Con appena 500.000 abitanti, l’isola atlantica sarà la seconda nazione più piccola a partecipare a un Mondiale dopo l’Islanda nel 2018.
Tra i protagonisti di questa impresa c’è Roberto Lopes, 33 anni, difensore nato a Dublino da madre irlandese e padre capoverdiano. Una carriera iniziata in Irlanda e poi sorprendentemente sbocciata in nazionale grazie a un messaggio su LinkedIn. Nel 2019, dopo ottime prestazioni con gli Shamrock Rovers anche in Europa, Lopes ricevette un contatto dall’allora CT Rui Águas: "All’inizio pensavo fosse uno spam - ha raccontato a BBC Sport Afrique - ma quando ho capito che cercavano nuovi giocatori per Capo Verde ho detto subito sì al 100%".
Da allora, Lopes ha collezionato 41 presenze, disputando due Coppe d’Africa: ottavi di finale nel 2022 contro il Senegal e quarti nel 2024 contro il Sudafrica. Per Lopes, il Mondiale 2026 rappresenta il culmine di un percorso iniziato quasi per gioco: una chiamata inattesa, una lingua da imparare e un’integrazione nella squadra che lo hanno portato a vivere una vera favola calcistica. Una storia che ha acceso l’entusiasmo non solo a Praia, ma anche fino a Dublino, rendendo Roberto Lopes simbolo di un sogno che diventa realtà.
