Yaya Tourè riaccende la faida con Guardiola: "Non vedo un uomo, ma un serpente"
Yaya Touré ha riacceso nell'ultima dichiarazione la vecchia faida Pep Guardiola, riaprendo una delle rivalità personali più persistenti del calcio moderno. L'ex centrocampista del Manchester City ha descritto il suo ex allenatore come un "serpente", accusandolo di maltrattamenti risalenti ai loro tesi anni al Barcellona. Touré ha anche raccontato come Guardiola lo abbia nuovamente emarginato durante la loro reunion al Manchester City: "Non vedo un uomo, vedo un serpente", ha detto Tourè, ospite sul canale YouTube ZACK.
Ha poi raccontato un episodio chiave: "L'allenatore del Barcellona mi richiama e mi dice: 'Devi tornare, è importante'. Mia moglie mi dice: 'Ascolterai queste sciocchezze? Ti ha trattato come spazzatura, e ora vuole che tu resti, e tu resterai? Andiamo a Manchester'. Il tipo non mi ha fatto giocare per tutto l'anno, e alla fine dell'anno, io risplendo al Mondiale (2010), e lui mi riporta al Barcellona. Mia moglie mi parlava di lui in questi toni. 'Sheytan, non è un uomo, è malvagio'. Lei lo vede come una persona negativa".
La faida tra Touré e Guardiola risale al 2008, quando Guardiola fu nominato allenatore del Barcellona e rimodellò rapidamente la gerarchia del centrocampo. Touré fu sostituito da un giovane Busquets, la cui capacità di controllare il possesso palla in modo più fluido si adattava all'ideologia tattica di Guardiola, e l'ivoriano dovette fare i conti con la brusca riduzione di responsabilità.











