City furibondo, anche Ruben Dias: "Una volta quello su Donnarumma era fallo, ora è permesso"
"Decisioni sui rigori? Ce n'è stato uno nel primo tempo con Phil (Foden, ndr), mi sembra che dicessero che fosse molto chiaro". Di certo a Ruben Dias, difensore del Manchester City, non va giù il ko subito dal Newcastle (2-1) al St' James Park questa sera e tanto dipende dalle decisioni arbitrali prese. "Di tutte le decisioni, solo il secondo gol. Penso che dobbiamo cercare di dare un senso alla cosa, perché dov’è il senso che un loro giocatore spinga il nostro portiere (Donnarumma, ndr) fuori dalla porta? Cosa stiamo permettendo, e per quanto tempo?", ha commentato a caldo nel post-partita ai microfoni di Sky Sport UK.
Una frustrazione che va al di là della semplice sconfitta, oltre al sorpasso rimediato dal Chelsea in classifica e al terzo posto attuale. "A volte lo permetti, a volte no. Qual è la regola? Cosa si può effettivamente fare?", si domanda ripetutamente il centrale portoghese al termine del match in trasferta. "Per il secondo gol, Gigio è al suo posto, viene spinto fuori. E non ci sono conseguenze, viene permesso. Ho avuto la possibilità di rivederlo, non me ne ero nemmeno accorto in campo".
E ha continuato la spiegazione: "Ho trovato strano che fosse fuori posizione, quindi abbiamo subito capito che qualcosa non andava", ha detto Ruben Dias. "Ma sono riuscito a vedere la revisione e si vede che è Barnes a spingerlo fuori dalla porta. Siamo così pignoli con certi contatti, ma uno come questo sul portiere lo permettiamo? È così. Se questa è la regola, va bene. Ma lasciateci fare lo stesso", il commento adirato. "Una volta questo era un fallo. Ora, a quanto pare, è permesso. La gente dirà che sto cercando scuse, ma non è così. Oggi il Newcastle è stato migliore e meritava la vittoria. Per questo motivo, gli è stato permesso di creare più occasioni di noi. In termini di regole, ci dovrebbe essere una regola".













