Gnagnon licenziato perché sovrappeso, la sentenza del TAS che dà ragione al Siviglia

Era considerato una grande speranza del calcio francese ma è senza squadra da maggio 2022, quando ha lasciato il Saint-Etienne. Oggi è arrivata l'ennesima batosta per Joris Gnagnon, che ha perso la sua battaglia legale contro il Siviglia: il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) si è pronunciato a favore del club andaluso, che aveva licenziato il difensore centrale nel 2021 a causa della sua “mancanza di professionalità” e delle sue condizioni fisiche ritenute incompatibili con quelle di un atleta di alto livello.

Gnagnon, accusato di essere in sovrappeso, aveva poi contrattaccato rivolgendosi alla FIFA e chiedendo 4,6 milioni di euro di risarcimento, ritenendo si trattasse di un licenziamento ingiusto. La Federazione internazionale però ha dato ragione al Siviglia e il TAS ha confermato quella decisione. "Il Tribunale Arbitrale dello Sport ha confermato che il licenziamento di Joris Gnagnon, avvenuto principalmente a causa del suo peso non adeguato ad affrontare le competizioni, era giustificato. Questa sentenza pone fine ad un lungo procedimento iniziato dal momento del reinserimento del giocatore dopo la pandemia. È arrivato al club con un notevole eccesso di peso, che non ha corretto nonostante quattro procedure disciplinari avviate contro di lui", ha spiegato il Siviglia in un comunicato stampa.

Poi aggiunge: "Il giocatore aveva la possibilità di attenersi alle prescrizioni e ai consigli dei servizi medici e nutrizionali, nonché dei servizi sportivi, per ritrovare la sua forma fisica, ma non si è conformato di propria iniziativa e quindi è stato licenziato." Oltre al danno, la beffa: Gnagnon dovrà pagare anche parte delle spese legali del suo ex club. Ora ha 27 anni e non scende in campo dal 15 dicembre 2020.