Laporta: "Col Real rapporti tesi. Ritorno di Messi? Non facciamo ipotesi irrealistiche"
Il presidente del Barcellona, Joan Laporta, ha fatto il punto sulla situazione del club catalano intervenendo a Catalunya Ràdio. Tra i temi principali, spiccano la visita a sorpresa di Leo Messi al Spotify Camp Nou e la controversia con la RFEF per la pubalgia di Lamine Yamal.
Sul nuovo stadio, Laporta ha sottolineato l’emozione di vedere il progetto concretizzarsi: "È emozionante pensare al passato, al presente e immaginare il futuro. I tifosi sono entusiasti e questo entusiasmo è contagioso. Il progetto va avanti da 15 anni e noi vogliamo tornare a casa il prima possibile. È un sogno collettivo del barcelonismo". Il presidente ha anche difeso la gestione dei lavori e il rispetto della legalità da parte della Limak, la società costruttrice, confermando che non ci sono stati incidenti gravi.
Sulla visita di Messi, Laporta ha raccontato: "È stato un gesto spontaneo che dimostra il suo amore per il club. Non sapevo nulla, ma per noi è di casa. Sa che è sempre ben accolto. Sarebbe meraviglioso dedicargli un omaggio davanti a 105.000 tifosi". Sulla possibilità di un ritorno in campo di Messi, Laporta evita speculazioni: "Per massimo rispetto verso di lui e i professionisti del club, non farei ipotesi irrealistiche".
Laporta ha poi parlato del caso Yamal: "È maturo per la sua età e professionale. Ha la pubalgia, ma gioca anche durante il processo di recupero. È un genio e va protetto. Non ha ancora raggiunto il massimo della sua eccellenza". La disputa con la RFEF è gestita con equilibrio: "Abbiamo notificato la situazione al momento giusto. Rispettiamo la selezione, ma vogliamo che il giocatore segua i ritmi che il club ritiene opportuni".
Riguardo alle relazioni con il Real Madrid, Laporta conferma tensioni: "Non sono buone, la situazione è tesa, ma non credo che venga alterata la competizione".











