Lo Scudetto e l'avventura all'Atletico che non decolla: Raspadori ha fatto la scelta giusta?
Il 2025 è stato un anno importante per Giacomo Raspadori, che ha deciso di compiere un passo cruciale nella sua carriera, lasciando l’Italia e il Napoli per accettare la sfida dell’Atletico Madrid. Una scelta coraggiosa, lontano dalla sua zona di comfort, in un campionato dai ritmi e dalle esigenze differenti, dove avrebbe dovuto ritagliarsi un ruolo di rilievo. Pur avendo già vinto due titoli con il Napoli, l'attaccante italiano cercava un nuovo stimolo per rilanciare la propria carriera; nello Stivale non mancavano le offerte, ma l'ex Sassuolo ha puntato su Madrid come trampolino di lancio.
L’inizio in Liga non è stato semplice: appena 400 minuti spalmati su dieci partite; con la finestra di gennaio alle porte e il suo nome già al centro dei rumors di mercato, l’Atletico ha incontrato i suoi agenti per rassicurarli: nonostante le offerte, l’intenzione del club è quella di mantenerlo in rosa, con la certezza che il suo momento arriverà. Anche Simeone si è confrontato con lui in modo diretto: "Non sono riuscito a darti quello che meritavi", gli ha detto, riconoscendo l’impegno e capendo la frustrazione per i pochi minuti giocati.
Nonostante Griezmann e Almada lo precedano nelle gerarchie (come Sorloth e ovviamente Julian Alvarez), quindi, il club non intende cederlo e il giocatore resta motivato a dimostrare il proprio valore, a meno che Simeone non cambi idea. L’incontro previsto oggi tra Raspadori e il tecnico argentino potrebbe decidere il futuro immediato, con la Roma alla finestra, attenta agli sviluppi.











