Nantes e Cardiff ancora in tribunale per Sala. I gallesi: "Il calcio merita la verità"
Dopo l'udienza decisiva davanti al tribunale commerciale di Nantes, il Cardiff City ha diffuso un comunicato ufficiale dai toni fermi, ribadendo la propria posizione nel lungo contenzioso che lo oppone al Nantes dopo la morte di Emiliano Sala. Il club gallese, che da anni cerca di far riconoscere la responsabilità del Nantes nel trasferimento del 2019 (e di tutta l'organizzazione del volo che costò la vita al giocatore argentino), sostiene che si sia fatto un passo "verso la verità e un maggiore livello di responsabilità nel calcio".
Nel comunicato, il Cardiff afferma che il Nantes dovrebbe essere ritenuto responsabile delle condotte di Willie McKay, figura centrale nella trattativa e ritenuto dal club britannico il "vero agente". Secondo la loro ricostruzione, affidarsi a un intermediario all’epoca bandito avrebbe contribuito a mettere in moto la catena di eventi che portò Sala a salire su un volo privato poi rivelatosi illegale, costato la vita al calciatore argentino il 21 gennaio 2019, mentre stava per iniziare la sua avventura in Premier League.
Il Cardiff sottolinea che l’obiettivo dell’azione legale non è "colpire il calcio", bensì tutelarne l’integrità, invocando standard più elevati nelle operazioni di mercato e nelle responsabilità degli intermediari. "Emiliano Sala meritava di più. Anche il calcio merita di più", si legge nel comunicato, che intende presentare la battaglia giudiziaria come una questione etica oltre che economica (la richiesta di risarcimento è di oltre 100 milioni di euro)..
Dall’altra parte, il Nantes continua a respingere ogni accusa, denunciando quelle che definisce esagerazioni e strumentalizzazioni da parte del club gallese. La decisione del tribunale, attesa per il 30 marzo, potrebbe segnare un nuovo capitolo in un caso che continua a scuotere profondamente il mondo del calcio.











