Newcastle, Howe su Thiaw: "Giocatore imponente con un potenziale enorme"

Il tecnico del Newcastle, Eddie Howe, ha parlato in conferenza stampa a due giorni dall'esordio in campionato contro l'Aston Villa. Fra tante notizie negative per il suo club, ecco l'arrivo di Malick Thiaw dal Milan a rasserenare un po' l'ambiente: "Sono davvero entusiasta di Malick" - ha detto - ". Penso che abbia l'età dalla sua parte, un potenziale enorme e il meglio della sua carriera deve ancora arrivare. È un giocatore imponente. È alto 1,93 m, veloce, atletico, bravo con la palla. Giocatori di questo tipo sono molto rari da trovare. È anche un buon personaggio, quindi sono entusiasta di ciò che può apportare".

"Avrei voluto dare una risposta standard, ma ammetto che è stata un'estate stressante...", ha spiegato poi ridendo alla domanda di come siano andati questi mesi estivi. Il riferimento è in primis al fatto che il Newcastle ha affrontato l'estate e il mercato senza un CEO e senza un direttore sportivo: "Non è l'ideale", sottolinea Howe in merito.

Il Newcastle ha inseguito invano diversi giocatori accasatisi poi altrove, tra cui gli attaccanti Benjamin Sesko, Hugo Ekitike e Joao Pedro e il portiere James Trafford. In più c'è la situazione legata ad Alexander Isak che tiene banco e la trattativa con il Liverpool che non si sblocca.

Il fatto che ora, per questo motivo, Isak si alleni in solitaria fa preoccupare il tecnico che in merito spiega: "Non credo che sia stato salutare per noi. Non nego che sia stata una grande sfida. Per me, Alex è uno dei migliori attaccanti al mondo, se non il migliore. Non averlo nella propria squadra lascia un vuoto enorme. La situazione rimane in corso, il Newcastle dovrà trovare una soluzione senza di lui per la partita d'esordio in Premier League contro l'Aston Villa. Quando hai un giocatore così bravo che non fa parte del tuo gruppo, è difficile per i giocatori capirlo appieno, sapere cosa sta succedendo e come reagire".

Tutto questo ha influito il morale della squadra: "Penso che il morale sia stato sicuramente influenzato all'inizio del precampionato. Non c'era niente che potessi fare per cambiare le cose: era una cosa che sarebbe sempre rimasta comunque lì".