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Sorokin, difensore del Kairat Almaty: "L'Inter è la mia squadra del cuore, un sogno affrontarla"

Sorokin, difensore del Kairat Almaty: "L'Inter è la mia squadra del cuore, un sogno affrontarla"
Giacomo Iacobellis
Oggi alle 10:00Serie A
Giacomo Iacobellis

Ci sono partite che, anche per un calciatore, valgono molto più dei 90 minuti in campo. Partite che riportano indietro nel tempo, tornando a quando si era bambini e si guardava la tv con gli occhi pieni di meraviglia. Per Egor Andreevič Sorokin, possente difensore classe 1995 del Kairat Almaty, quella partita arriverà proprio domani: affrontare l’Inter, la sua squadra del cuore, per di più nel tempio di San Siro, rappresenta infatti "un sogno che diventa realtà". Domani i campioni del Kazakistan sfideranno i nerazzurri nella quarta giornata della fase campionato di Champions League e, alla vigilia del match, Sorokin si è raccontato così in esclusiva ai microfoni di TMW.

Sorokin, come si sta avvicinando il suo Kairat Almaty a questa sfida contro l’Inter?
"Abbiamo vinto il campionato e, dopo qualche giorno di riposo, abbiamo subito dedicato le nostre sedute alla preparazione del match contro l’Inter. Non stiamo facendo niente di straordinario, è lo stesso processo di allenamento che seguiamo prima di ogni altra partita: sessioni teoriche e poi la loro applicazione pratica sul campo".

Quali pensi siano i principali punti di forza della vostra squadra?
"La nostra forza sta nell’unità, nella disciplina e nella capacità di ripartire rapidamente. Grazie a queste qualità siamo arrivati fino alla fase a gironi".

Affronterete una delle squadre più forti d’Europa, finalista nell'ultima edizione della Champions. Quale piano tattico avete preparato per impensierire i nerazzurri?
"L'Inter è storia, è la bandiera dell’Italia. Daremo il massimo per ottenere un risultato positivo per noi. Sappiamo che non sarà facile, ma sarà importante saper attendere la nostra occasione e sfruttarla, difendere bene la porta dagli attaccanti avversari, lottare per ogni spazio e restare sempre concentrati".

C’è qualche giocatore dell’Inter che ammira o teme in modo particolare?
"Ogni giocatore dell’Inter merita attenzione. È una squadra solida e disciplinata, piena di elementi fondamentali anche per le rispettive nazionali. Ma niente è impossibile. Da difensore, sottolineerei Bastoni, Acerbi e Akanji, mentre in avanti Çalhanoğlu, Barella, Thuram e Lautaro sono calciatori che creano costantemente problemi".

Secondo lei, quale potrebbe essere il fattore chiave per il Kairat in questa partita?
"Per ottenere un buon risultato saranno fondamentali tre cose: saper soffrire, lavorare con disciplina e credere nel nostro successo".

Lei è un grande appassionato di Serie A. Che opinione ha del campionato italiano e quale squadra segue di più?
"La Serie A è un campionato di altissimo livello, con almeno cinque squadre che ogni anno possono lottare per il titolo. La seguo ogni volta che posso, guardo soprattutto l’Inter. Giocare a San Siro in Champions League contro la mia squadra del cuore sarà un giorno davvero speciale per me. Un sogno che diventa realtà".

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