No al Chelsea, ma Raphinha: "Io volevo il Barcellona. E ho chiuso la porta ad altri club"
"Poter tornare a giocare è già qualcosa di speciale. Sono stato due mesi fuori ed è difficile stare lontano essendo un calciatore. Giocare in questo stadio è particolare per me, in passato sono riuscito a segnare qui". Esordisce così in conferenza stampa, alla vigilia del big match di Champions League contro il Chelsea Raphinha, esterno offensivo del Barcellona che una volta per tutte si è lasciato i problemi fisici alle spalle e freme per il ritorno in campo.
I numeri personali del brasiliano di 28 anni in Champions League, intanto, restano impressionanti: 16 gol in 17 partite in carriera. Ma la ricaduta nel processo di recupero ne ha rallentato il ritorno e Raphinha non dimentica: "Ho passato momenti molto difficili, sono stati momenti complicati. Sono una persona che vuole aiutare la squadra in campo. Tornare è un po’ complicato e ho bisogno di ritrovare il ritmo di gioco, spero di tornare presto alla mia migliore versione".
La sfida con il Chelsea però ha un sapore peculiare, perché in passato il classe '96 ha sfiorato un trasferimento al Chelsea: "La verità è che avevo le idee molto chiare: volevo indossare la maglia del Barça, ho creduto in questo ed eccomi qui", ha confidato però il giocatore numero 11 blaugrana. La scelta del Barcellona, insomma, la rifarebbe tornando all'estate del 2022: "Da quando ho disputato la mia ultima partita con il Leeds sapevo dell’interesse di Barça e Chelsea. Sono due grandi squadre, ma io avevo un sogno: giocare da blaugrana. Ho fatto tutto il possibile per realizzarlo e ho chiuso un po’ la porta agli altri club".













