"Non è stato bello": Robertson difende Alexander-Arnold dai fischi dei tifosi del Liverpool

Magliette bruciate, dissenso e frustrazione misto a delusione dei tifosi del Liverpool nell'apprendere da Trent Alexander-Arnold che non rinnoverà. Il terzino inglese lascerà il club dei Reds dopo 20 anni, la prima volta a sei anni nell'Academy, quasi certamente per indossare la maglia del Real Madrid a costo zero. Uno smacco per la piazza che oggi, in occasione del big match contro l'Arsenal, ha lasciato che le emozioni prendessero il sopravvento e dedicato dei fischi al suo indirizzo da gran parte di Anfield.
A chi fino a poche settimane fa era un pupillo del Liverpool, un esempio e un'icona. Andrew Robertson, suo compagno di squadra, non ne ha voluto sapere e ha reagito così in sua difesa al termine del match ai microfoni di Sky Sports UK: "Non è stata una decisione facile per Trent (dire addio al Liverpool, ndr), ma ha fatto la sua scelta. Non è stato bello vederlo fischiato, ma non si può dire alla gente come deve sentirsi. Non dirò a nessun altro come dovrebbe sentirsi".
Quanto ai suoi sentimenti, Robertson ha ammesso: "Sono deluso di perdere un grande amico, è un giocatore straordinario e una persona fantastica. Mi ha sempre spronato a dare di più e mi ha reso un calciatore migliore. La sua eredità resterà per sempre, ha fatto tantissimo per questo club. Mi mancherà, è uno dei miei migliori amici nel calcio, abbiamo vissuto tutto insieme. Mi ha portato a un livello che non pensavo nemmeno esistesse". Un feeling in campo e fuori che non svanirà, nonostante la separazione: "Siamo sempre felici l’uno per l’altro quando facciamo assist o contribuiamo. È stata una parte importante del nostro gioco negli otto anni in cui abbiamo giocato insieme. Ci cerchiamo sempre in campo, ed è stato bello vedere che, per una volta, è stato lui a venire da me a congratularsi".
La reazione dei tifosi all'addio. Sui social media sono circolati diversi contenuti creati per attaccare Alexander-Arnold: "Sei un ratto", oppure "Per questo non sarai mai come Steven Gerrard". E ancora: "La vera lealtà non si dimostra così. Sei un perdente...". Con l'etichetta apposta di "Traditore".
